..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 14 agosto 2010

CAMMINANDO ANCORA INSIEME

Un salto lungo tre anni è qualcosa che inevitabilmente la vita ti mette davanti, perché lei, la vita, non ha tempo di fermarsi, non ha tempo per i ricordi; lei prosegue: inesorabile e cinica.
Tre anni vissuti come un lampo, quasi a non credere che il tempo possa essere così veloce quando non ti aspetti nulla e così fermo quando invece vorresti che i minuti fossero mesi e le ore anni.
In altre circostanze avevo scelto di dedicare l'intera giornata del Blog a lui, mio padre, oggi, invece, lo voglio far vivere insieme alla vita; quella che il tempo porta con se.
Lui aprirà questa giornata, accompagnandola nei suoi avvenimenti, nelle sue storie, abbracciandone gli umori come solo lui sapeva fare, con quel suo essere così fiero di fronte a tutto quello che la storia quotidianamente mette davanti. Lui che ha vissuto la fame, la guerra, lui che ha visto la rinascita di un Paese in ginocchio, lui che ha dato un'impronta al suo vivere, con il lavoro, l'armonia, costruendosi un futuro fatto di sacrifici e soddisfazioni, di gioie e di dolori, come la vita ci insegna ogni giorno.
Piove, e la terra inevitabilmente si bagna. Quella terra in cui lui credeva, per cui ha lottato, carpendone significati che andavano oltre, che solo in pochi, oggi, ne leggono i valori.
Il cadere inesorabile dell'acqua riflette il tempo, da vita a quello che c'è, prepara il futuro a quello che verrà. Oggi il pensiero corre là, a quel giorno in cui hai detto addio. Penso che quel tempo è stato il tuo, un tempo fatto di uomini, dove la gente sognava un futuro, dove incoscienza e allegria davano un senso alla vita.
Oggi guarderai da chissà dove, pensando che quel posto era il tuo. E non chiederti perché gli hai detto addio, il tempo oggi è qui, a ricordare che cammini ancora con lui, con noi, con me.

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