..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 30 settembre 2010

IRONIA SARCASTICA

Avete presente quella storia dove il "Rottweiler" di turno, dopo aver fatto il settimanale inventario dei prodotti alimentari assiepati in cucina, convoca il consiglio d'amministrazione famigliare per porre l'interrogazione sulla fine corsa di un prodotto tipicamente italiano e creato con un frutto secco originario di Dogliani?
Bene, il presunto capo famiglia, nel quale prende forma la coscienza di un edonista, imputa immediatamente la colpa a qualcosa di astratto: "Boh??"; "Mahhh!"; "Giuro che questa volta non sono stato io". L'assenza di prole e di suoceri all'interno dell'abitazione, fa propendere al comune modo di dire "hai la coda di paglia".
Io non ce l'ho, e per questo voglio evidenziare una millanteria, sperando nella buona fede di chi l'ha adoperata.

L'inviato della Gazzetta dello Sport G.B. Olivero, a pagina 11 del quotidiano sportivo, ha commentato la prestazione di Milos Krasic, l'esterno bianconero di nazionalità serba che ha cominciato a grandi livelli il suo primo campionato nella massima serie.
Un "pezzo" in cui si lodano le qualità del talentuoso ragazzo proveniente da Kosovska Mitrovica, accostandolo, per la sua proverbiale voglia di lottare, oltre al fisico e al colore dei capelli, ad un mostro sacro dell'Olimpio bianconero: Pavel Nedved.
Da queste parti mi è stato insegnato a non fare voli pindarici, di conseguenza tra cinque anni valuterò se Milos potrà far parte di quell'Olimpo, per meriti personali e successi di squadra.
Oggi, però, ne difendo le gesta, seppur poche, ma soprattutto l'amore dimostrato per la Juventus in questi brevi mesi trascorsi sulle sponde del Po; il cuore degli juventini ne hanno scritto qui.
Ecco perché mi domando: era proprio necessario, nell'articolo redatto da Via Solferino, mettere tra parantesi, in riferimento alla velocità dimostrata sul campo da Krasic, la frase: "tranne nella saletta dell'antidoping: ieri sera ci ha messo un bel pò..."?
Magari il giornalista ha voluto fare ironia (non riuscendoci), ha voluto metterci un po' di sarcasmo (inadatto e di cattivo gusto), ma di fatto, per la massa del popolino bue che legge, ha infilato la classica pulce nell'orecchio che di questi tempi, in cui il calcio italiano avrebbe bisogno di "sponsorizzazioni" e non certo di addetti alla fucilazione, se ne potrebbe fare decisamente a meno; a prescindere dal protagonista.
Tra qualche anno, quando Mila sarà diventata una bella bambina, quel prodotto tipicamente italiano e creato con un frutto secco originario di Dogliani sarà presente nella cucina della famiglia Krasic, creando la solita interrogazione. Un consiglio alla Signora Mira: faccia il doping a suo marito.

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