..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 26 febbraio 2011

TO PUT DOWN THE FIRST STONE / 1

Ci siamo, mancano poco più di ventiquattr'ore e sarà finale di Carling Cup. Come annunciato nei giorni scorsi mancherà Theo Walcott, ai box causa distorsione della caviglia sinistra. Mancherà anche Cesc Fabregas, tenuto precauzionalmente fuori da Wenger, direi in maniera intelligente, visto che la stagione è ancora lunga.
E' indubbio che saranno due assenze pesanti, e altrettanto vero che il resto della truppa wengeriana farà di tutto per dedicare un'eventuale vittoria ai compagni rimasti fuori per infortunio.
Girovagando per la rete un dato oggettivo mi salta subito all'occhio: questa finale è sentita come non mai, sia dai tifosi che dai ragazzi.
E questa è una cosa positiva, molto positiva. E' scontato che saremo i favoriti, lo dicono i giornali, le televisioni e anche i Bookmaker, questi ultimi quotando la vittoria dei Gunners a mezzo. Ma non è scontato che sarà una gara facile, anzi. Trovo fondamentale questo aspetto, perché significherà rispettare l'avversario, significherà non dare niente per scontato, vorrà dire scendere in campo con la voglia di dare tutto, fino al triplice fischio finale. Trovo questo importante perché molte volte è capitato di vedere la squadra favorita perdere il match ancor prima di scendere in campo, giocando la gara ancor prima del fischio iniziale.
E' una questione mentale, più che di forze in campo, e in questo la differenza dovrà farla Arséne Wenger, portando i suoi ragazzi ad approcciare il match con la giusta cattiveria, la giusta determinazione, quella concentrazione che alla fine sarà fondamentale per conseguire  la vittoria.
Poi c'è l'aspetto "fame", che avrà una valenza importantissima. Non alziamo un trofeo dal 2005, quando la squadra degli "Invincibili" alzò nel cielo di Cardiff la FA Cup, battendo in finale il Manchester United . Domani, di quel gruppo, saranno presenti solo pochi elementi. Robin van Persie (che come annunciato ieri da Wenger sarà il capitano), Cesc Fabregas, Djourou, Almunia, Eboue e Clichy, che al tempo offrirono un contributo minimo alla conquista della Premier e della FA Cup. In soldoni: lo straordinario gruppo di ragazzi cresciuto da Wenger, domani avrà la possibilità di mettere un alloro a cinque anni di crescita e di duro lavoro. Ecco perché rimango convinto che tutti, indistintamente, metteranno quel qualcosa in più, sentiranno questa finale come qualcosa di grande, avranno la giusta fame per far capire immediatamente al Birmingham che per uscire da Wembley con la coppa in mano si dovrà passare sopra il loro cadavere.
Domani sarà match preview, ora non resta che dare un'occhiata a cosa ha scritto It's not just about football e prepararsi, sciarpa al collo, a vivere una sabato tranquillo, aspettando il sole che illuminerà la domenica di Wembley.

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