Ottenere così tante risposte in soli novanta minuti di gioco, dopo una stagione vissuta intensamente e nella quale tutti (o quasi) hanno avuto l'ardire di definire questa squadra, questi ragazzi, questo manager, con zero personalità, è l'aspetto che in assoluto preferisco evidenziare dopo il match di oggi pomeriggio, in cui, con classe, qualità e personalità, abbiamo dominato e battuto una grande Manchester United, sceso all'Emirates Stadium con tutti i pezzi da novanta in campo. Ed è buffo, come il telecronista di turno (che poi è sempre lo stesso), dopo essersi prodigato nel definire l'Arsenal una squadra senza carattere, nel denunciare il bisogno di fare a meno di Wenger, offendendo gratuitamente le scelte fatte dallo stesso la scorsa estate (Koscielny, poi risultato tra i migliori in campo), abbia salutato al termine del match con tono quasi dispiaciuto, rassegnato, per aver visto quelli senza palle portare al termine una gara fatta di intensità e concentrazione, qualità nelle giocate ma soprattutto tanta, tantissima personalità, quella che, media e simili vanno propinando come nulla al popolino beota, da mesi, senza una logica.
Ora immagino che nei forum (italiani, si intende) s'è già iniziato a parlare della gara non vinta contro il Sunderland, della sconfitta al Reebok Stadium o del pareggio incredibile a Newcastle, facendo il gioco di chi, lontano anni luce dall'essenza del football, non è riuscito ancora a realizzare che questa squadra, questi ragazzi (come scritto da tempo immemore su questo Blog), avevano il bisogno di crescere ancora, avevano la necessità di disputare una stagione cercando di smussare il più possibile gli errori di inesperienza, che, in qualche occasione, sono risultati determinanti per risultare alla fine dei giochi i migliori. I passi fatti (in avanti) in soli dodici mesi sono sotto gli occhi di tutti, per chi naturalmente vuole vedere, e le vittorie ottenute contro Chelsea, United e Barcelona, stanno lì a sottolineare l'aspetto più importante: inferiori a nessuno.Poi c'è l'aspetto degli episodi, delle situazioni che in un solo secondo possono cambiare la storia di un'intera stagione. In questo, dati oggettivi alla mano, non si può dire che siamo stati fortunati, basti pensare all'espulsione gratuita di van Persie al Nou Camp o al rigore inesistente concesso al Liverpool all'undicesimo minuto di recupero due settimane fa. E quando Vidic, sotto gli occhi del mondo intero ha tolto volontariamente con la mano la palla dalla testa di van Persie (rosso diretto e calcio di rigore non sanzionato da Foy), ho avuto la conferma che in questa stagione abbiamo dovuto sopperire a situazioni che in condizioni normali c'avrebbero visto con altro punteggio, con risultati finali completamente diversi.
Ecco perché trovo logico parlare di una vittoria costruita sul carattere, sulla voglia di andare contro tutti e tutto, non mollando mai sotto l'aspetto puramente psicologico; perché se parliamo di qualità viene difficile trovare qualcuno superiore. Se poi il gol vittoria è arrivato grazie al tiro di un ragazzo che appena quattordici mesi fa vedeva compromessa la carriera per la rottura contemporanea di tibia e perone, e che oggi ha sostituito, alla grande, un certo Cesc Fabregas, ecco che il quadro si completa, firmato, naturalmente, Arsène Wenger: "I am very happy for him, when you think his incident happened 14 months ago and he now looks to be back to his best.".
Domenica prossima, con la sciarpa al collo anche se le temperature dovessero raggiungere gradazioni africane, saremo al Britannia Stadium, per vincere, come da filosofia del Club. Per inseguire chi ci precede, per dimostrare a se stessi (gli "altri", dopo oggi, possono già andarsene in vacanza) che tutto il lavoro fatto in questi anni non è stato fine a se stesso, non è stato tempo perso, per inseguire un sogno che, con la matematica davanti, è ancora vivo, a tre giornate dal termine. Perché forse la cosa non è ben chiara, ma l'Arsenal, l'AFC, è ancora in corsa per il titolo, piaccia o non piaccia.
2 commenti:
Ebbene si, di sicuro molti starebbero male se dovessimo vincere. Vincendo apparirebbero come poco credibili e si sa che la vita da Forum crea la gente molto preoccupata su se stessa piu' che sul team.
A proposito, ricordi le parole al vento su contestazioni e altre stupidate varie? Ebbene, niente. Nessuno sa quasi nulla allo stadio e a nessuno frega niente. Oggi grandi applausi e sostegno gia' a partire dal riscaldamento... questo dimostra quello che sostengo da tempo..sono spesso due gatti e spesso sempre seduti al computer, pronti a pontificare su Forum o Facebook o simili...ma poco allo stadio e in particolare con un senso distorto di cosa voglia dire vivere il club, sostenerlo e stare vicino ai propri ragazzi e in particolare non sentirsi esperti in gestione di una squadra di calcio, dall'allenatore a coloro che stann in direzione etc etc... che Internet abbia creato mostri? :))))
ciao e bella cronaca, come sempre.. se la posti su arsenaitaly mi sa che non risponde nessuno, al contrario di quando scrivi di sconfitte, allora spuntano tutti "gli esperti"...:))
Siamo sempre più vivi Max, e per il prossimo anno mi preparo come si deve, iniziando a fermare la nuova maglia!!
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