Ennesimo gran fine settimana sulle piste del trotto europeo. Marielles, allenata in Francia da Vincent Martens e con la guida sicura di Christophe Martens, ha dominato il Prix de Montier-en-Der sulla pista nera di Vincennes, Gruppo III sui 2100 metri con autostart, collezionando così la quinta vittoria consecutiva sulle piste francesi: 3 a Vincennes, 1 a Enghien e 1 a Cagnes su Mer. Ottimo il ragguaglio cronometrico dell'indigena di proprietà della Signora Sonia Galanti: 1.12.1 al chilometro per un complessivo 2.31. Sempre a Vincennes è stato ancora Commander Crowe a balzare all'onore delle cronache vincendo agevolmente il Prix d'Eté, Gruppo II sui 2850 metri. Il figlio di Juliano Stars, allenato da Souloy e interpretato da Christophe Martens, quest'ultimo sempre più in gran spolvero, ha avuto ragione con il tempo di 3.32. (1.14.5 al chilometro) di Reve De Beylev e Perlando, oltre che del controfavorito (e deludente) Quaker Jet. In Italia, invece, e più precisamente sull'anello milanese di San Siro, il team di Bareggio ha fatto la voce grossa nei due principali avvenimenti andati in scena nel pomeriggio di ieri.
Con in sulky un sempre più ispirato Pietro Gubellini, sia Owen’s Club, nella prova per i tre anni, sia Nadar Nof, in una sorta di mini gran premio, hanno dominato gli avversari e il cronometro con due prestazioni da urlo. Il virus che aveva colpito le scuderie di Bareggio sembra ormai un brutto e lontano ricordo, ed Harry Rantanen ha avuto la possibilità di presentare al meglio due degli elementi di maggior spicco dell'intero paddock. Che Nadar Nof fosse un prima serie non lo si scopre certo oggi, ma la "presta" di ieri ha lasciato tutti con la bocca aperta, vista la facilità con cui è giunto a traguardo dopo aver debellato le resistenze di elementi come Nando Font e Non Solo Bar. Tempo finale in 2.26.7 (1.13 al chilometro) con chiusa, frustino in spalla, in 28.4 per un 800 conclusivo in 57.5. Il Continentale di Bologna potrebbe avere già il suo vincitore. Per Owen's Club, invece, la prestazione è stata di quelle da incenerire qualunque cosa gli potesse passare vicino. I numeri non lasciano dubbi al riguardo: chilometro finale in 1.10, ultimi 800 in 55.9, con frazioni in 28.2 e chiusa in 27.7, per un 600 metri conclusivo in 41.2, il tutto con una semplicità d'azione che lascia più di una certezza per il futuro del figlio di Duke of York. Il Derby, anche in questo caso, potrebbe avere già trovato il suo vincitore.
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