..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 24 settembre 2011

NASTRO AZZURRO ATTO I

Undici, undici, dodici: di certo non è l'evoluzione esasperata del 5-5-5 di Oronzo Canà, bensì è lo schema delle tre batterie di qualificazione all'84° Derby in programma oggi in una Tor di Valle appena riconnessa al mondo reale dopo le vicissitudini di inizio settimana. Sono 34 pretendenti al Nastro Azzurro la cui finale, in programma domenica 9 ottobre, vedrà al via i primi tre classificati di ciascuna batteria, il miglior quarto (per il tempo) e i primi due tra gli esclusi, secondo la classifica dei parametri. Proprio il mancato "sold-out" dei partecipanti è il primo elemento sul quale soffermarsi.
Era già accaduto in passato, anche se di rado, che una batteria non completasse il proprio roster. Quest'anno sono rimasti addirittura due posti disponibili, forse perché il gioco dei parametri ha assegnato già dei favoriti plausibili almeno a due prove su tre, o forse perché in diversi hanno deciso che in fondo non valeva la pena di pagare la tutt'altro che bassa (come è giusto che sia) tassa di iscrizione. Fatto sta che la griglia di partenza presenta due posti vuoti e non è detto che ciò sia un male, anzi. Tuttavia suona un po' strano specie considerando che le ultime due edizioni sono state vinte da cavalli come Macho Gams e Nadir Kronos appartenenti alla folta schiera degli outsider. Segno dei tempi? Vedremo. Intanto si segnala comunque folta la presenza scandinava, con sei elementi e del resto la strada tracciata nel corso delle ultime stagioni da Lufti Kolgjini che è anche il campione in carica, appare quanto mai praticabile sebbene il fattore sorpresa ormai se ne sia andato a farsi benedire. Spettacolo e selezione sono comunque assicurati in quella che probabilmente, premesso che la perfezione non è di questo mondo, rimane una delle formule migliori per assegnare il titolo di re della generazione dei tre anni. Tra l'altro questa sarà la prima edizione del Derby e quindi delle relative batterie, che si disputerà con la partenza a sette cavalli per fila dietro la macchina, un motivo in più da tenere in considerazione. Andiamo quindi a vederle queste tre batterie fermo restando, la premessa è doverosa, che per molti non si tratterà della corsa della vita, ma che comunque il risultato anche per i qualificati avrà la sua importanza visto che poi si rifletterà comunque nella scelta dei numeri per la finale.
Batteria A
Subito a confronto i due che negli ultimi mesi se le sono a più riprese date di santa ragione, ovvero Opal Brown e Obama Gar (in stretto ordine di numero). Entrambi con il proprio scheletro nell'armadio, ma non è certo questa la sede opportuna per parlarne, hanno dimostrato, al di la di tutto, di essere degli ottimi elementi sia pure ancorati probabilmente a uno schema tattico favorevole. Obama ha fatto vedere a Torino di essere in condizione ancora molto importante, col 6 è andato davanti in poche battute. Per contro Opal viene da un paio di prove deludenti, la rottura di Montegiorgio, dove non era visibilmente bello di andatura, e l'opaca prestazione del Marangoni. Tutto ciò potrebbe anche far sì che il team Moni affronti l'impegno con prudenza. In questo senso la schiena di Obama potrebbe rappresentare un punto di riferimento fondamentale. La lotta per la finale sarà comunque agguerrita, ci sono i due Kronos, Obey e Only, con il maschio che forse sulla distanza si fa preferire, anche se la femmina ha forse una punta singola di velocità più incisiva. Poi quell'Owen's Club che a 2 anni si era vestito da crack fino a perdere per la discussa squalifica il Gran Criterium e che non più tardi di due settimane fa ha fatto un lavoro retribuito a San Siro con un doppio chilometro trottato con il secondo giro da 1.10. Ecco se la corsa dovesse un po' addormentarsi nella sua fase iniziale, quella progressione messa in evidenza a Milano potrebbe davvero rivelarsi importante. Anche Otto Brooke Bar e Orione degli Dei puntano all'ingresso in finale. Il primo ha sicuramente più capacità di costruire rispetto al secondo che dovrà cercare di trovare la corda a ogni costo. Non facile anche perché è possibile che Odino Jet cerchi di serrare sotto dietro Opal Brown. Con la speranza di trovare poi da correre nel finale, cosa complicata per gli altri.
Batteria B
Senza Obama Gar, quella di Ok America diventa una chance davvero importante. La sorellina di Lisa ha sempre trovato un ostacolo duro sulla sua strada. Prima Orleans Om, poi Obama. Questa volta il gioco dei sorteggi nelle batterie pone l'allieva di Jerry Riordan nella condizione di puntare senza mezzi termini a quel successo che potrebbe poi valere una posizione importante nella finale. Qui l'ago della bilancia è ovviamente Owen Cr. Se l'alfiere di Bareggio sarà nella versione del Nazionale, allora ci metterà davvero poco a schizzare davanti e in quel caso potrebbe monopolizzare la corsa. Se invece sarà quello assai meno convincente di Torino, le cose potrebbero comunque cambiare. I due vanno comunque posti sullo stesso piano, in quanto a chance, per l'ingresso in finale. Qui, se vogliamo, la lotta per una piazza è ancora più complessa. Orion Kronos, messo li di dentro, potrebbe diventare un fattore importante, senza contare che il compagno di allenamento Oyster Kronos ha già dimostrato di andare particolarmente forte sulla distanza. Certo non si possono disconoscere le chance di On The Way Grif, che a lungo è stato posto sullo stesso piano dei leader della generazione. E poi c'è quell'Odinga che in quanto a stamina e a grinta non è davvero secondo a nessuno. Trovasse una pariglia potrebbe rendersi davvero pericoloso. A differenza dell'altra batteria anche qualcuno di quelli dietro potrebbe avere chance di puntare a un piazzamento da finale. Il pensiero va a Osasco di Ruggi, che ha corso in progresso e soprattutto a Olimpia Grif che all'ultima si è ben disimpegnata sulla distanza.
Batteria C
È ovvio che tutti i discorsi relativi a questo terzo heat siano legati alle condizioni di Oropuro Bar. Il lavoro di qualche giorno fa a Torino ci ha comunque restituito un gran bel cavallo da corsa. Ora bisognerà capire su che percentuale di potenzialità del suo allievo potrà contare Marco Smorgon. La sensazione è che si giunga all'appuntamento con ancora molto da migliorare e che il raggiungimento del top sia stato programmato proprio per la seconda domenica di ottobre. Una piazza quindi l'obiettivo da cogliere? Potrebbe essere, considerato che poi davanti andrà probabilmente Orleans Om, che è in gran forma come ha dimostrato anche a Torino e che non è detto che trovi qualcuno disposto al sacrificio andandole al fianco. In teoria potrebbe provarci Olmo Holz, uno che non ha paura di girare al largo e che sulla pista si è trovato anche bene in altre occasioni. Occhione Jet con la corda cercherà di rimanere più avanti possibile, essendo in possesso di una buona frazione finale così come evidenziato a Montegiorgio. Le mine vaganti possono essere Orne As e Oasis Bi che partono entrambi e anche loro andranno in cerca di una posizione con buone chance da mettere sul piatto. Oliver Ur è destinato a fare il vaso di coccio all'inizio, per poi provare a correre gli ultimi 600. On Broadway ha una chance di spunto, Olona Ok messa là dietro sembra sacrificata: certo se poi si scoprisse capace a correre di rimessa...

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