..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 6 dicembre 2011

DOVE LO PRENDEREMO?

Mr. Spread dopo la manovra di Governo è tornato a scendere, i mercati hanno trovato nuova spinta, tutto sembra essere ritornato alla normalità, senza una logica reale di mercato, perché diciamocelo chiaramente: gli effetti reali della manovra di Governo si materializzeranno solo e soltanto nella seconda parte del prossimo anno; ci pigliano per il culo? Mi piace pensare di no, anche se le ombre falliche stanno prendendo sempre più corpo. La manovra di Governo, però, al contrario di quello che molti s'aspettavano, ha colpito i "soliti noti". La domanda ora sorge spontanea: serviva Monti per tutto questo? Ammesso e concesso che sia così, mi preme sottolineare due cose:

1) oggi abbiamo un Governo non eletto dal popolo, anticostituzionale (perché è chiaro che così è), che ci chiede di fare sacrifici (come se fosse la prima volta), toccando il ceto medio e imponendo misure che, fossero state proposte in campagna elettorale non avrebbero trovato consensi manco a pagarli; 2) il capitolo più importante, e cioè quello relativo alla crescita, sembra che a nessuno interessi, che dopo le tante belle parole a nessuno sia importato passare ai fatti in tema di riforme su: scuola, giustizia, amministrazione, sanità, mercato del lavoro. E allora mi viene da pensare che la prima guerra europea (mondiale mi sembrava esagerata), quella senza carri armati e bombe, è iniziata ufficialmente, e l'incontro all'Eliseo di ieri l'ha ampiamente confermato: siamo governati, senza il nostro volere, da un binomio che sta decidendo, attraverso i mercati, il destino dell'Europa. Tra tre giorni il Consiglio Europeo (che parolona eh!) deciderà cosa fare sul tema riforma dei trattati, e l'unica via d'uscita, anche in questo caso reale, sarà quella di mettere la Bce nella condizione di bloccare gli assalti ai debiti sovrani. Sarà così? Anche in questo caso mi piace pensare che lo sia, ma anche in questo caso i movimenti dietro la schiena non lasciano presagire nulla di buono. E noi? Noi, a seconda di cosa si deciderà o non si deciderà, dovremmo essere in grado di alzare la voce, di monitorare dove finiranno i nostri sacrifici, altrimenti cancellare immediatamente ogni decisione presa, onde evitare un contatto non propriamente piacevole.

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