Lasciata alle spalle la Carling Cup, in cui Wenger ha saggiamente optato per una squadra giovane lasciando riposare i titolari, si torna prepotentemente a scrivere di Premier League. Oggi al DW Stadium torneranno in campo i ragazzi che negli ultimi due mesi hanno di fatto cambiato radicalmente faccia ad una squadra che veniva data per finita ad inizio stagione. Oggi, più che in altre occasioni, sarà fondamentale proseguire quel cammino, avvicinandosi il più possibile alla zona Champions League e rimanendo incollati a quel sogno titolo che inevitabilmente si giocherà a partire da metà marzo. Tutti disponibili, eccetto i lungo-degenti, e ampia gamma di scelta da parte di Wenger, in un match che riserverà più di una difficoltà, vuoi per la posizione in classifica dei "Latics" che induce a non sottovalutare il loro assoluto bisogno di punti, vuoi per la tradizione negativa di Arsène contro Roberto Martinez (mai vinto contro di lui al DW Stadium); poi è anche vero che il destino dei grandi numeri è quello di cadere.
E di questo Wenger è conscio: "We just need to focus on our performance and try to win the game. In the League we are on a good run and we want to continue that. It's important that we respond well. A successful season is based on how much a team can respond to a disappointment and how quickly you can come back and win a game. That's what is at stake.".
A fronte di tutto questo è evidente che le scelte fatte da Arsène in questa stagione stiano offrendo diversi spunti di discussione, molti dei quali positivi. Perché se è vero che l'inizio non è stato facile, è oggettivo che il mese di novembre (da sempre nostra bestia nera) abbia regalato la qualificazione anticipata agli ottavi di Champions e la risalita in classifica. Così come è evidente la diversa condizione fisica dei ragazzi rispetto a dodici mesi fa, quando partimmo a mille per poi spegnerci man mano che la stagione proseguiva, a differenza di quest'anno, dove la miglior condizione fisica sta piano piano crescendo, e la speranza rimane quella di trovarci nel momento in cui si dovrà fare sul serio con la giusta carica agonistica e soprattutto mentale. Non a caso l'eliminazione dalla Carling è giunta quasi con soddisfazione da parte dei tifosi, memori della scorsa edizione, in cui, oltre a perdere la finale contro il poi retrocesso Birmingham, fu deleteria a livello mentale e fisico. Ora stop alle parole, sciarpa al collo ed un solo, unico, meraviglioso pensiero: C'mon The Arsenal!!
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