Lo scorso anno, nonostante i notevoli mezzi e una classe cristallina, non lo ritenevo così fondamentale per portare una squadra, la sua squadra, alla vittoria finale. Dallas, infatti, mi diede ragione. Quest'anno, però, tutto sembra essere cambiato, tutto sembra averlo portato in quella dimensione dove solamente i grandi meritano di stare. LeBron James sta letteralmente portando Miami verso quel trionfo tanto atteso, al capolinea delle promesse fatte insieme a Wade e Bosh. Nella finale della Estern Conference, dopo che Boston aveva avuto la forza di portarsi sul 3-2 con il match point al TD Garden, lui, LeBron, ne fece 45, cancellando di fatto il sogno che stavano covando i Celtics. Dopo gara-1 della serie finale, vinta da OKC, molti davano per finita la serie, dimenticando di fare i conti con lui, LeBron. In gara-2 i suoi 30 punti, associati a quelli di Wade e Bosh, hanno permesso agli Heat di sbancare la Chesapeake Energy Arena, rivitalizzando una finale più bella di quel che molti avrebbero pensato. In gara-3, quella dell'altra notte, nel quarto e decisivo quarto ha cancellato dal perimetro un certo Kevin Durant e realizzato uno di quei canestri che valgono l'intero prezzo del biglietto. Stanotte sarà gara-4, e tutti gli occhi, ancora una volta, saranno puntati su di lui, il giocatore più decisivo del basket mondiale: LeBron James.