Prima partita di Champions prima vittoria, oltretutto fuori casa, che ci consente di balzare immediatamente in testa al girone. Il match, per una serie di ragioni non era certamente, sulla carta, improbo, ma se sul piatto della bilancia si metteva la prima in assoluto nella competizione per i padroni di casa, il buonissimo impianto di gioco e, appunto, il dover esordire fuori dalle mura di casa ecco che il test poteva apparire, come poi è apparso, meno semplice del solito.
Dopo otto minuti di gioco ci si è messo anche l'arbitro, che ha decretato un non-rigore a nostro sfavore consentendo al Montpellier di andare in vantaggio.
Quasi cinicamente ero contento, perché volevo vedere in una situazione del genere chi eravamo, cosa eravamo capaci di fare, come ne saremmo venuti fuori.
Le risposte sono arrivate nel giro di dieci minuti: splendida azione Diaby-Podolski-Giroud e e Prince Poldi che non sbaglia 1-1; invenzione di Gervinho sull'out di destra, filtrante rasoterra di Jenkinson e ancora l'ivoriano a depositare la sfera in fondo alla rete per il 2-1.
Dall'ottavo minuto al diciottesimo il Gunners hanno rimesso in piedi un match che sarebbe potuto diventare complicato, ribaltando il risultato e dimostrandosi non solo solidi quando le cose vanno per il verso giusto ma mentalmente pronti a superare i momenti difficili.
Questo, senza dubbio alcuno, il responso positivo uscito dal match di ieri sera. Una squadra sempre più caparbia, che ha messo in campo personalità e tanta, tantissima grinta, nonostante la serata non positivissima di Cazorla e Diaby, che hanno lasciato un po' troppo solo Arteta.
Il secondo tempo, sempre in tema di maturità mentale, ha dimostrato che la squadra sa quel che vuole, abbassando i ritmi e costringendo i francesi a dover rinunciare ai ritmi elevati che in più di una circostanza c'hanno messo in difficoltà.
Certo, non ci fosse stato il miracolo di Mannone stamane parlavamo di un buon pareggio, che probabilmente i transalpini avrebbero anche meritato, ma alla fine il campo ha detto che l'Arsenal era la più forte, che i nostri attaccanti hanno sfruttato al meglio le occasioni avute e che la difesa, rigore e miracolo di Mannone a parte, ha dimostrato ancora una volta una solidità fuori dal comune, concedendo al Montpellier solo conclusioni dalla lunga distanza.
Domenica pomeriggio si va all'Ethiad Stadium, sempre più convinti di diventare una grande, grandissima squadra di football.