Wojciech Szczesny 5: Sbaglia a ripetizione una serie di rinvii (facili) con i piedi, concede con un'uscita "divertente" il goal ai Saints, che vale soprattutto per far perdere l'imbattibilità di gol subiti ai Gunners. I suoi compagni, per fortuna, avevano già cancellato dal campo gli uomini di Nigel Adkins. Tornerà.
Carl Jenkinson 7: Fossi nei panni di Bacary Sagna comincerei seriamente a preoccuparmi. Il ragazzo proveniente da Harlow continua ad inanellare prestazioni di grande qualità, crescendo a dismisura in sicurezza. Il padre vanta 42 anni di abbonamento all'Arsenal, lui potrebbe abbonarsi a quella fascia destra per molto, moltissimo tempo. Futuro.
Per Mertesacker 7: Grande, ennesima, prestazione del tedescone arrivato con molte perplessità ma che ha saputo farsi spazio con il lavoro e l'impegno. Sfiora più volte il goal, mantenendo sicurezza in fase difensiva. Sicurezza.
Thomas Vermaelen 7,5: Poco da aggiungere. Capitano a 360°, comanda ancora una volta il reparto con grande tranquillità, fa letteralmente sparire dal campo chiunque gli si presenta e, a pochi minuti dal termine del match, si propone in avanti come un vero centrocampista d'inserimento, sfiorando un goal che sarebbe diventato capolavoro. Capitano, con la "C" maiuscola.
Kieran Gibbs 8,5: Devastante, come l'Arsenal visto contro i Saints. Nei primi quarantacinque minuti di gioco avrebbe fatto impallidire il miglior Roberto Carlos: spinge come una bestia, conosce a memoria i tempi dell'inserimento e dai suoi piedi nascono il goal che sblocca la partita e quello che la chiude definitivamente. Peccato che due deviazioni gli neghino la gioia di una storica doppietta. Impeperonato.
Mikael Arteta 8,5: E' l'Arsenal in tutta la sua essenza. Un giocatore meraviglioso, caparbio, capace, grintoso, voglioso, che non lascia mai nulla al caso, che comprende dov'è, dove sono i suoi compagni e soprattutto cos'hanno in mente gli avversari. Pennella un pallone d'oro per Gervinho, madandolo praticamente in porta. Sbaglia un solo pallone, e in quel preciso istante l'Emirates Stadium gli tributa un applauso. La mente.
Francis Coquelin 7: Sostituisce Diaby e non lo fa rimpiangere. Primo tempo eccellente, in cui recupera palloni e forma insieme ad Arteta quella diga che potrebbe regalarci enormi soddisfazioni. Copre più del francese consentendo a Mikel di prendersi qualche divagazione in più. Jolly.
Santi Cazorla 7: Quello stop al volo che mette nei piedi di Gervinho una palla praticamente persa è lo specchio del valore di questo preziosissimo giocatore, giunto a Londra a fari spenti ma che in sole quattro giornate ha donato luce e concretezza ad un Club fin troppo sottovalutato. Costanza.
Oxlade-Chamberlain 7: Ieri m'è piaciuto in maniera particolare. Che madre natura gli avesse donato tecnica e talento era fuori di dubbio, ma che questo giovante ragazzo avesse già nelle corde giocate e senso della posizione da calciatore navigato è una delle più belle notizie arrivate da Ashburton Grove. Idolo.
Lukas Podolski 9: Spacca in due la partita risultando alla fine il mio migliore in campo. Dalla sua testa e dai suoi piedi nascono l'uno-due che mettono di fatto in ghiaccio il match. Cresce in confidenza, aumenta notevolemente i meccanismi con i compagni e quando parte è un'autentica furia della natura. il mercenario van Persie è già dimenticato. IL goal su calcio piazzato la chicca di giornata. Fuoriclasse.
Gervinho 7: Segna un gran goal dopo una palla splendida di Arteta, in più di una occasione riesce a fare quel "31" che troppe volte l'ha fatto apparire come un giocatore non da Arsenal. Il secondo goal è pura formalità, ma lui ha il merito di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Continuo a credere che la sua crescita possa regalarci un giorno un giocatore più completo. Speranza.
Aaron Ramsey 7: Merita citazione e voto per quanto fatto in soli venti minuti di gioco. Quella giocata che porta al secondo goal di Gervinho è pura classe, quella che Aaron in tempi non sospetti c'aveva fatto vedere a tutti noi.
Theo Walcott 6: Il goal era quello che ci voleva. Di Theo avremmo presto bisogno.
Olivier Giroud s.v.: Pochi minuti per scaldare i motori, il Montpellier è alle porte.
Arsène Wenger 8: Allo stato attuale non si può fare altro che alzarsi e fare chapeau.