..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 20 settembre 2012

RATINGS: MONTPELLIER 1-2 ARSENAL

Vito Mannone 7,5: Sicuro, concentrato, presente. E’ evidente che quando tra i pali c’è lui tutto il reparto difensivo gioca con enorme serenità. Sul rigore non può nulla ma a pochi minuti dal termine blocca da grande portiere il pallone del possibile 2-2. Sempre più “The Wall”.

Carl Jenkinson 7: Signori, questo giocatore tanto deriso lo scorso anno continua a piacermi sempre più. Qualche sbavatura in più rispetto agli ultimi due match, ma mette sui piedi di Gervinho un pallone da spingere solo in fondo in sacco. Presenza costante.

Per Mertesacker 7: Bene, bene e ancora bene. Dalla gara contro i Reds, in cui non mi era piaciuto moltissimo, è cresciuto a dismisura e ieri sera ha disputato probabilmente la sua miglior gara della stagione. Prezioso.

Thomas Vermaelen 6,5: Lo scrivo e lo ripeto: il rigore non sta né in cielo né in terra. Regalo dell’arbitro, punto. Per il resto gioca la sua solita ottima partita, patendo leggermente più del solito ma uscendo alla fine vincitore. Preciso.

Kieran Gibbs 6,5: Completa l’ottima serata dell’intero reparto difensivo, questa volta coprendo di più gli attacchi dei francesi e spingendo un filo meno. Dalle sue parti arrivano le azioni più pericolose del Montpellier ma non perde mai la testa e regge fino alla fine. Solido.

Mikel Arteta 7: In assoluto il nostro centrocampista che capisce immediatamente che la serata non può essere di quelle facili. Non si tira indietro mai e quando c’è da fare fallo non ci pensa su due volte. Gli manca l’apporto di Cazorla e in più d’una occasione tende ad abbassare il ritmo del gioco, consentendo alla squadra di respirare soprattutto nella seconda frazione. Indispensabile.

Abu Diaby 6: L’ammonizione dopo venti secondi di gioco lo condiziona pesantemente. Le distrazioni in possesso palla vengono cancellate da un’imperiosa azione nel secondo tempo e dalla presenza nel goal che ci permette di pareggiare. Luci e ombre.

Santi Cazorla 5,5: Per fortuna è umano e da ieri sera sappiamo che una partita la può sbagliare anche lui. Troppo fuori dalla manovra, raddoppiato in più circostanze non riesce mai a trovare quegli spazi che l’hanno reso in questo inizio stagione un punto fermo di questo nuovo Arsenal. Assenza giustificata.

Olivier Giroud 5: Era il suo ritorno nel posto in cui ha vinto campionato e titolo capocannoniere. L’emozione lo tradisce senza se e senza ma. Da la palla a Podolski per l’1-1 ma nel complesso dell’incontro risulta fumoso e poco concreto. Emozionato.

Lukas Podolski 7: Quattro match: tre goal, consecutivi, ed un assist. Davanti alla porta si sta dimostrando infallibile e nella prima frazione di match risulta ancora una volta prezioso e sempre più in sintonia con la squadra. Evidente che gli manchino ancora i novanta minuti di gioco. Cecchino.

Gervinho 7,5: Il migliore in campo. Segna il suo terzo goal negli ultimi due incontri ma quello che maggiormente impressiona è la sua tranquillità di gioco in ogni momento del match. Ogni volta che ha la palla da la sensazione di poter far nascere qualcosa di importante. Ritrovato.

Aaron Ramsey 6,5: Un quarto d’ora per dimostrare, se mai ce ne fosse stato bisogno, che lui c’è. Aumenta il numero dei centrocampisti rendendo più sterili gli attacchi dei francesi. Cresce in personalità e potrebbe essere l’acquisto giusto per i mesi che verranno. Maturo.

Theo Walcott s.v.

Francis Coquelin s.v.

Steve Bould 10: Prima panchina ufficiale, prima uscita in Champions League con vittoria finale e primo posto nel girone. Il voto altissimo è obbligatorio.