Il centrocampo a quattro, contro formazioni ben attrezzate da un punto di vista tecnico, sembrava in preview la scelta migliore, come poi in campo s'è rivelata.
Si sarebbe sofferto con due ali larghe, una punta di ruolo e il trequartista, perché si sarebbe lasciato campo in quella zona dove il City sa far male. In più avremmo abbassato troppo i terzini consentendo le sovrapposizioni sull'out di Silva e compagni.
In sostanza: abbiamo realizzato un capolavoro tattico di rara bellezza. Il City è una squadra forte, fortissima, completa in ogni reparto, che non perde in casa dal febbraio del 2010. Ecco dove sta la nostra grandezza, ecco dove oggi in molti ci siamo accorti che se la banda di Mancini potrà difendere il titolo noi saremo lì, pronti a dire la nostra, fino alla fine.
La ciliegina odierna è sicuramente la prestazione di Ramsey, che ha saputo cucire un reparto ed essere essenziale sia in chiusura che in ripartenza. E se Cazorla è stato prezioso collaboratore in possesso palla, Gibbs e Jenkinson ne hanno esaltato la visione di gioco, la capacità di calcio, spingendo liberi sugli esterni e proponendosi con continuità.
Sabato arriverà il Chelsea e rimango convinto che scenderemo in campo con il medesimo undici, perché i Blues come i Citizen andranno neutralizzati proprio in quella zona, mettendo nelle condizioni gli esterni bassi di Di Matteo nel trovarsi uno contro uno con i nostri.