..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 10 novembre 2012

MATCH PREVIEW: ARSENAL – FULHAM

Poche ore e saremo nuovamente in campo e questa mattina ho poca voglia di scrivere chi giocherà, chi non giocherà, contro chi e la condizione psico-fisica di questi ultimi.
In queste ultime settimane, dopo le delusioni calcistiche a cui siamo andati incontro, ho letto cose che con il calcio, con il divertimento, con la spensieratezza con cui si dovrebbero vivere certe cose poco c’azzecca. Tutti impazziti insomma. Rabbia contro questo, rabbia contro quello, delusione nei confronti del manager, ira verso la società.
Mah! Sarà che personalmente il calcio lo vivo come un momento per studiare nuovi accorgimenti tattici, sarà che mi piace guardare il match con lo spirito che ogni partita va vissuta senza pensare a quello che è stato o a quello che verrà, e di conseguenza trovo poco incline allo sport il volere sempre e comunque andare controcorrente, criticare per partito preso, commentare solo quando le cose vanno male.
Se oggi supereremo il Fulham ci sarà poco da commentare, i detrattori vivranno un week-end senza poter esternare il loro disagio (probabilmente vissuto in ogni particolare della loro vita), i più sosterranno che battere il Fulham in casa non è questo grande risultato, e via discorrendo. Se non otterremo i tre punti in palio ecco che all’improvviso i più usciranno allo scoperto, tacciando chi secondo loro non ha fatto le cose che invece si sarebbero dovute fare.
Io, invece, mi siederò tranquillamente davanti al mio televisore e godrò, a prescindere dal risultato. Certo, nei novanta minuti vivrò emozioni, magari inveirò per l’occasione sprecata o per la disattenzione difensiva, ma al triplice fischio finale, a prescindere dal risultato, sarò certo di aver vissuto un pomeriggio insieme alla mia squadra, perché alla fine quello che conta è stare con lei, nel bene e nel male, finché morte non ci separi. C’mon Arsenal!!!

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