Sono ore, giorni, che per alcuni significano avere numeri che possano fare la differenza, alla Camera, soprattutto in Senato. La "caccia al grillino" è ufficialmente iniziata, e non viene difficile capire che sia da destra che da sinistra si proverà a "convincere" i neo-parlamentari stellati.
Parliamoci chiaro: questo Paese ha un assoluto bisogno di riforme, di tagli, gli italiani aspettano quasi con ansia l'abbattimento dei costi della politica, come una nuova legge elettorale che faccia comprendere meglio chi in realtà il popolo vuole che lo rappresenti.
Grillo non ha dubbi: a) no al governissimo; b) no ad alleanze; c) no ad inciuci. La percezione di un cambiamento epocale è sotto gli occhi di tutti, almeno di coloro che si rendono conto che la priorità va data alle problematiche reali che il Paese sta attraversando, e la normale conseguenza di questo è l'assoluta impossibilità da parte di chiunque di avvicinare coloro che hanno ottenuto un buon quarto del voto degli italiani.
Le cose da fare ci sono, e tante, le cose da fare si possono fare e per molti versi non sono nemmeno difficili da attuare. Se ci sarà una maggioranza che s’impegni a risolverle in 6 mesi non ci sarà bisogno di dare la caccia a nessuno, altrimenti l'unica caccia possibile sarà quella alle streghe.