In preview avevamo scritto che l’Arsenal di oggi sarebbe potuto essere “sperimentale”, un logico turnover per chi di benzina negli ultimi tempi ne aveva consumata in eccesso. Ed ecco che Wenger rinuncia precauzionalmente a Vermaelen (evidentemente quel problema alla caviglia non convinceva) mettendo al centro della difesa il duo Mertesacker-Koscielny, inserisce dal primo minuto Monreal e a centrocampo fa andare in panchina un Cazorla bisognoso di riposo. Anche nel pacchetto offensivo è la volta di Podolski a dare minuti a Chamberlain. E qui mi fermo, analizzo.
S’è scritto tanto sul mercato, s’è tanto criticata la scelta della società di non acquisire nuovi elementi, e la partita di oggi ha voluto rispondere a tutti questi perché. L’Arsenal ha una qualità talmente elevata da permettersi di iniziare con Walcott, Diaby e Chamberlain per poi finire con Ramsey, Podolski e Cazorla, di fermare precauzionalmente un centrale come Vermaelen e far scendere in campo Mertesacker e Koscielny (che tra l’altro termineranno il match con un clean-sheet), di utilizzare per la prima volta l’unico acquisto di gennaio e vedergli fare un match praticamente perfetto, da terzino sinistro.
Insomma, saremo distanti dalla vetta, avremmo parecchi punti di gap, ma ai primi di gennaio, nonostante tutti i problemi che in questi mesi ci hanno affibbiato, ci ritroviamo a: 5 punti dal terzo posto in Premier League (a 1 dal quarto), nelle migliori sedici della Coppa d’Inghilterra e nelle migliori sedici d’Europa, in Champions League, ed il bello deve ancora cominciare.
Io tutte ste critiche verso i nostri proprio non le capisco, non le riesco a comprendere, anche perché i numeri continuano a dire: terzo attacco del torneo, terza difesa del torneo, quarta miglior differenza reti, con quattro giocatori che in Premier hanno così segnato: Walcott 11, Giroud 9; Podolski 8, Cazorla 8.
Mah! saremo noi che vogliamo sempre vedere quello che vogliamo, che poi sono questi incontestabili dati.
Comunque, e tornando alla partita, tre ottimi punti contro un avversario che è venuto all’Emirates con il solo intento di portarne via uno. Un match delicato vinto con la pazienza, senza farsi sfuggire dalla testa la concentrazione.
Ora pausa, poi tutti a Sunderland, per inseguire la qualificazione Champions. C’mon Arsenal!!!
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