..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 11 febbraio 2013

NUMBERS AND FAITH

Abbiamo il miglior possesso palla della Premier League, con una percentuale pari al 58.4 e con la migliore in assoluto in trasferta, la seconda tra le mura amiche. Abbiamo il maggior numero di tiri conclusi, 298 contro i 285 dello United. Abbiamo il terzo miglior attacco e la terza miglior difesa del campionato.
A dodici giornate dalla conclusione abbiamo due punti in meno rispetto alla scorsa stagione e per toccare quota 70 punti ci vorrà un filotto di chiusura di tutto rispetto: con un 8-2-2 la qualificazione Champions sarà cosa fatta. Sabato pomeriggio inizierà per noi uno dei periodi clou della stagione, quando i risultati possono realmente fare la differenza. In casa contro il Blackburn per il quinto turno di FA Cup è la gara perfetta per aprire il periodo, match che se interpretato nelle giusta maniera non dovrebbe creare problemi per l’accesso ai quarti di finale della competizione, un traguardo che fa intravedere Wembley. Tra giorni dopo, e sempre all’Emirates Stadium, verranno a farci visita i tedeschi del Bayern, in un’andata dell’ottavo di finale di Champions tanto impegnativo quanto importante per la qualificazione al turno successivo (della serie: con un 1-0 potrei anche fare sonni tranquilli). Poi sarà nuovamente Premier, con la doppia sfida Aston Villa / Tottenham, i secondi da affrontare al White Hart Lane. Quel giorno una riga sarà tirata, per valutare in quel preciso momento come siamo messi, cosa abbiamo concretizzato e cosa no, una prima visione di quel che sarà il proseguo della stagione.
Previsioni non ne voglio fare, anche perché l’unica previsione che potrei vedere sono quattro vittorie quattro, come fede consiglia, ma l’aria che tira sembra essere quella buona, i rientri, determinanti, stanno già portando buoni frutti, anzi ottimi, e gli ultimi risultati possono far giungere i ragazzi a questi appuntamenti con il morale giusto, con le consapevolezze che alcune volte sono mancate.
A fare due conti sulla situazione condizione fisica la boccata d’aria viene spontanea, vista l’assenza di quasi tutto il gruppo dalla stanza dell’infermeria.
Sfogliando i reparti, oltretutto, si scoprono grandi certezze. In porta è tornato lo Szczesny che tanto c’aveva fatto sognare: sicuro, determinato, con un feeling maggiore nelle uscite alte, anche perché tra i pali se ne trova pochi in giro forti come lui. La difesa conferma un deciso trend positivo, grazie ad una maggiore attenzione in determinate situazioni e all’apporto di giocatori di grande qualità, non a caso rispetto allo scorso campionato abbiamo una difesa meno penetrata e con una prospettiva di arrivare alla trentottesima con soli 41/42 goal subiti, che farebbero ben 10 in meno rispetto allo scorso anno. Centrocampo e attacco, questo centrocampo e questo attacco, stanno dimostrando con i numeri di collocarsi tra i migliori d’Europa. Con il rientro di Arteta la squadra ha disputato due partite senza subire goal, ed il suo saper manovrare l’intero reparto ha prodotto quest’anno i numeri sopraelencati del possesso palla. A lui si affiancano elementi del calibro di Wilshere, diventata definitivamente una certezza di enorme valore (il suo stop per la botta alla coscia è stato confermato nell’ordine dei 4/5 giorni), Cazorla, una delle grandi rivelazioni al debutto in Premier, Ramsey, che match dopo match ha ritrovato quella concentrazione che di lui tanto aveva fatto parlare, Diaby, che in una condizione mentale migliore diventerebbe uno dei titolari, e poi i vari Chamberlain, Coquelin, Rosicky che sono entrati a ragione nella rotazione del Mister. L’attacco, nonostante la partenza di van Persie sta facendo meglio dello scorso anno, e in prospettiva potrebbe segnare più goal della stagione passata. Walcott, Giroud, Podolski hanno contribuito in maniera efficace a questi numeri, riuscendo a convivere e a non rubarsi mai la scena, e abbiamo uno Gervinho appena tornato dalla Coppa d’Africa. E se si guarda la classifica marcatori della Premier, abbiamo quattro dei nostri nelle prime dieci posizioni: Walcott (11), Giroud (9), Cazorla (9), Podolski (8).
In più, e con grande oculatezza, è stato rinforzato l’unico punto debole della squadra, che, senza Kieran Gibbs, soffrira in modo esponenziale la figura di un terzino sinistro adatto al gioco della Premier, con tutto il rispetto possibile verso l’ormai ex-gunner, Andre Santos.
Io credo che mi tufferò in questa ulteriore avventura con ottimismo, perché vedo una squadra compatta, completa a tratti insuperabile. Manca, come a volte è mancata, quella convinzione che ti fa superare anche la partita impossibile, il momento di difficoltà. Se metteremo questo, se tutti noi ci concentreremo a pensare di poter vincere, ci attenderà un finale di stagione da vivere con il cuore in mano.

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