Quel che accade oggi nella politica italiana meriterebbe di essere cancellato dai libri di storia, visto che gli ultimi due anni hanno cancellato di fatto il volere, o quel che ne rimane, dei cittadini. Ancora una volta è stata decisa la via di fuga, alla faccia della tanto decantata responsabilità divenuta all'improvviso démodé, piazzando il peggio dei soliti noti a scrivere idee e programmi, punti sulla carta identici a quelli che continuiamo a sentire da un mese a questa parte, almeno dai più, perché il solo MoVimento li ha proposti durante la campagna elettorale. Ed è fantastico scoprire all'improvviso che eravamo dotati di ben dieci saggi e manco lo sapevamo, tra l'altro di solo sesso maschile, come se il genio fosse prerogativa di giacche e cravatte.
E ora? Quella sorta di bicamerale di grandi intese e di antica memoria non farà altro che proseguire il lavoro iniziato da Monti: il nulla cosmico accompagnato dall'austerità; e le parole giunte dal Quirinale non lasciano adito a dubbi: "...non può sfuggire agli italiani e all’opinione internazionale che un elemento di concreta certezza nell’attuale situazione del nostro paese è rappresentato dalla operatività del governo tuttora in carica, benché dimissionario e peraltro non sfiduciato dal Parlamento: esso ha annunciato e sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia, d’intesa con le istituzioni europee...". Se si sarebbe realmente voluto riformare bastava mettere in moto questo parlamento, proseguendo con i provvedimenti d'urgenza, cambiando finalmente una legge elettorale come Costituzione narra (visto che comunque è li che siamo destinati a picchiare), perché forse, e ormai non lo dubito nemmeno più, c'è gente che ancora non sa che il Parlamento ha funzione legislativa. Invece questa commissione non farà altro che aumentare il divario della fiducia tra i cittadini e le istituzioni, figlio di un golpe elettorale senza precedenti.
Il risultato sarà l'inizio di una nuova campagna elettorale, già in atto da settimane, aspettando l'inizio del nuovo campionato, mentre tasse e debiti renderanno ancor più calda l'estate dei morti viventi.