..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 17 marzo 2013

TRA COSCIENZA E FIDUCIA

'A nuttata è passata e oggi si fanno le pulci su quanto accaduto nella giornata di ieri a Montecitorio e a Palazzo Madama, dopo le votazioni che hanno portato la Boldrini a presiedere il primo (a proposito, ditelo a quelli del Pd che la Boldrini è un deputato della lista di Vendola e non di Bersani, perché mi sembra che molti non l'abbiamo, o non vogliono, comprenderlo) e Grasso a presiedere il secondo.
Bersani ha aperto la domenica, che ha visto Papa Francesco (che tra l'altro mi sta simpaticissimo) augurare a tutti un buon pranzo, parlando di boccata d'aria fresca, di nomi che non potevano non piacere, dimenticandosi, probabilmente, che senza quel "25.5%" oggi staremmo a parlare di altro; ieri a presiedere Camera e Senato non ci sarebbero stati né la Boldrini né Grasso. Grillo, ieri sera, s'è incazzato, e manco poco. Dargli torto, a leggere lo statuto dei pentastellati (sezione "trasparenza"), si farebbe peccato, e la cosa, sono sicuro, non finisce qui. Per carità, Vito Crimi attraverso il puntuale resoconto offerto dal canale YouTube del Movimento ha cercato di spiegare i motivi di coscienza che hanno portato alla vittoria di Grasso, e, seppur girandoci alla larga, ha messo in evidenza una mossa da campagna elettorale del centrodestra: la nomina di Schifani. La si potrebbe leggere anche in altri modi, ma tra le righe mi pare evidente che tale scelta abbia voluto significare una cosa sola: sapendo che mai e poi mai vorreste alla presidenza del Senato (voi di M5S) la nostra candidatura vi mettiamo nella scomoda posizione di muovervi verso il centrosinistra, con annesse conseguenze verso il vostro leader ma soprattutto verso i vostri elettori. A leggere quotidiani e social network l'intento è ampiamente riuscito, soprattutto se a questo si fanno seguire le parole espresse da Gasparri al termine della lunga giornata di ieri. In spiccioli: invece che guardare ai problemi cercano in giugno la rivalsa, portandosi avanti con il lavoro. 
Pare, e sottolineo pare, che nonostante le candidature divenute poi effettive, il centrosinistra guardi al domani con più di un'incertezza, conscio che il brodino di voti recuperati per l'elezione di Grasso possa evaporare quando sarà il momento di votare la fiducia al Governo. D'altronde a domanda: ma se si torna al voto farete nuovamente le primarie? Bersani è apparso decisamente imbarazzato, senza parole e probabilmente senza nemmeno un programma che possa permettergli di superare gli scogli che gli si potrebbero presentare davanti nei prossimi mesi.
Insomma, lo si sapeva prima ne abbiamo la conferma oggi: il centrodestra è già in campagna elettorale, il centrosinistra, anche attraverso modi più che discutibili, continua a fare la guerra al centrodestra, facendo anch'esso propaganda, mentre il M5S aspetta che da lunedì si inizino a tradurre in fatti le parole espresse nella giornata di ieri, dimenticando un particolare: tra coscienza e fiducia si continua a fare quella politica che la gente non ha più voglia di ascoltare.