E' meravigliosamente eccitante trovarsi ogni sabato a correre per la leadership, a scendere in campo per giocarsi il titolo, affrontando come più volte scritto una finale dopo l'altra.
Le parole rischiano di essere ripetitive, i discorsi composti da frasi quasi scontate fatti per evidenziare la nostra velocità di crociera, impostata a tutta per non imbattere, come fatto dal Liverpool in casa contro l'Aston Villa, in soste che potrebbero costare care alla conta finale.
Il City ha vinto l'ennesimo match tra le mura amiche, ed ora, con ancora Chelsea-United da giocare, la fisionomia della testa del campionato si va sempre più delineando.
Noi avanti, con 51 punti, Citizen dietro, ad una lunghezza. Poi il buco, appunto occupato dal Chelsea con 46 punti. Il resto della compagnia sta piano piano perdendo i pezzi (ora i Reds distano 8 punti), e la salita sta inevitabilmente selezionando chi sarà in grado di arrivare fino in fondo con la possibilità di tagliare per primo il tragurado.
Il nostro match non è stato entusiasmante, soprattutto nella prima parte di gara, ma appena tornati in campo dopo la sosta tra primo e secondo tempo tutto è cambiato.
Dieci minuti di totale dominio, 600 secondi in cui abbiamo messo in campo una forza che ha spazzato via le velleità del Fulham. Devastante la nostra voglia di mettere fine ad un match che avrebbe rischiato di trascinarsi fino in fondo con il risultato in bilico.
C'ha pensato un meraviglioso Cazorla a portare il match dalla nostra parte con un uno-due nell'arco di cinque minuti. C'ha pensato il duo Mertesacker-Koscielny a rendere inviolata ancora una volta la nostra porta, difesa da uno Szczesny che nel primo tempo ha evitato con un intervento super il vantaggio degli ospiti.
Siamo meno belli e affascinanti di qualche mese fa, lo diciamo senza freni. Questo indubbiamente dipeso da alcune assenze nella zona nevralgica del campo che limitano la fantasia in zona offensiva, ma anche dovuto da una condizione fisica non eccelsa, figlia di un periodo in cui abbiamo dovuto mettere in campo parecchie energie.
Ma quest'anno, in questa stagione, basta e avanza per continuare la marcia, per rimanere sempre in testa, per far sentire agli altri la nostra leadership.
In questo periodo è la fase di concentrazione che sta facendo la differenza, l'attenzione massima quando il match è in bilico, quando il risultato è bloccato, quando la partita sembra non avere sbocchi.
Ci vuole pazienza in questo periodo, e noi, di questa, ne abbiamo da vendere.
Il nostro reparto arretrato sta facendo la differenza. Tutta la fase difensiva, quella senza palla, è coordinata con attenzione e parsimonia da una difesa che sta scrivendo una pagina importante della nostra storia, da una linea mediana che sta consentendo ai nostri due centrali di non sbagliare un intervento, come ieri.
Berbatov cancellato dal campo da Koscielny, l'ennesimo attaccante che non ha avuto un pomeriggio facile al cospetto di Laurent.
In attesa di quel che succederà quest'oggi a Stamford Bridge, spostiamo l'attenzione sui prossimi impegni, che saranno ravvicinati.
Fino al 24 non si giocherà, cinque giorni che serviranno agli infortunati per accorciare i tempi di rientro, cinque giorni che serviranno a chi ha giocato le ultime a recuperare le forze.
Poi un mini-tour che ci porterà ad entrare nel mese più complicato e difficile della stagione, quello che inesorabilmente segnerà gran parte del nostro cammino.
Per ordine. Venerdì sera sarà FA Cup, in casa contro il Coventry. Un match da vincere per continuare l'avventura nella coppa nazionale più prestigiosa ed antica del mondo. Poi nuovamente campionato, due partite che saranno fondamentali per mantenere invariata la posizione in classifica.
Al St Mary's nella notte di martedì 28 per provare a guadagnare qualcosa sui Citizen impegnati ad White Hart Lane, mentre il Chelsea ospiterà il West Ham. E poi domenica 2 febbraio, in casa, contro il Crystal Palace, mentre City e Chelsea si ritroveranno avversari all'Etihad Stadium nel Monday Night del 3 febbraio.
Questi prossimi quindici giorni saranno a dir poco fondamentali per mantenere la testa del campionato e guadagnare qualcosa sulle dirette concorrenti al titolo, saranno determinanti per mettere in cascina quei punti che da qualche parte, inevitabilmente, perderemo.
E tutto questo, per noi, sarà meravigliosamente eccitante.
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