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mercoledì 29 gennaio 2014

UN PUNTO GUADAGNATO O DUE PUNTI PERSI?

E' stata una serata fredda e piovosa quella che ha ospitato al St. Mary's Stadium il match tra noi ed il Southampton. Al fischio d'inizio gli spalti erano, nonostante le condizioni meteo, gremiti e festanti, con la parte d'impianto a noi destinata colorata di passione e speranzosa di inanellare, tra coppa e campionato, l'ottava vittoria consecutiva.
La partenza dei padroni di casa, però, è stata veemente, e per tutta la prima parte di gara sono stati i ragazzi di Pochettino a mettere in campo la personalità dei migliori, lasciando a noi la sola possibilità di difendere. Ritmo, grande pressing, una disposizione tattica che c'ha impedito di fare il nostro solito gioco. Nella nostra trequarti, per tutta la prima mezz'ora di gara, si sono posizionati gli avanti dei Saints, coadiuvati da una difesa altissima che ha ristretto il campo di gioco e permesso un autentico dominio nel possesso palla.
Colpa nostra? Assolutamente no. I meriti vanno tutti dati ad una squadra che in questa stagione ha saputo offrire un football dinamico, propositivo, consapevole. Ad un gruppo di ragazzi, i più appena maggiorenni, che hanno saputo seguire il loro manager, credere nella sua filosofia, portare in campo gli insegnamenti, tattici e psicologici, che gli sono stati impartiti.
La prima parte di gara, giustamente, è finita con il vantaggio del Southampton, grazie ad un goal irregolare (il gomito di Fonte sulla schiena di Monreal era chiaro come un'alba in un cielo terso) che ha permesso ai padroni di casa di raccogliere il giusto premio dopo aver disputato un primo tempo a dir poco perfetto.
Sotto la pioggia e accanto a temperature che andavano mano a mano calando è iniziata la seconda parte di gara. Sotto la pioggia e accanto a temperature che andavano mano a mano calando è tornato prepotentemente l'AFC.
I sei minuti sei abbiamo messo a ferro e fuoco l'area di rigore dei padroni di casa, bucando per due volte in appena quattro minuti la porta difesa da Boruc. Giroud ha trovato con un goal da cineteca il momentaneo pareggio, Cazorla, con un tiro tanto preciso quanto beffardo, ha ribaltato il risultato, portandoci sul momentaneo 2-1.
Poteva sembrare fatta, anzi, sembrava davvero fatta.
Con ancora una buona mezz'ora davanti tutto sarebbe potuto accadere, ma il nostro coraggio, la nostra determinazione e la nostra immensa qualità stavano mettendo alle corde le buone intenzioni dei Saints, e nulla, in quel momento, avrebbe fatto prevedere un ritorno di fiamma dei padroni di casa.
Colpiti da un'incredibile uno-due, probabilmente nemmeno loro avrebbero pensato di ritornare in partita, e invece.
Appena un minuto dopo il goal di Cazorla è stato Lallana a trovare il goal del pareggio, dopo un'azione che c'ha visto colpevolmente impreparati alla ripartenza dei Saints.
Tutto da rifare, tutto in parità. La partita aveva un nuovo inizio.
Noi consapevoli di ciò che eravamo andati a fare nel sud del Paese, abbiamo proseguito il filo del discorso iniziato ad inizio secondo tempo.
Più coinvolti, più dinamici, abbiamo continuato a cercare il nuovo goal del vantaggio, andandoci vicini in più d'una circostanza, trovando, con Ozil, l'azione che con molta probabilità avrebbe chiuso ogni discorso.
Ma non avevamo fatto i conti con la traversa della porta difesa da Boruc, quella che il talento tedesco ha colpito a mezz'ora scarsa dalla fine. Un'azione meravigliosa che non ha trovato l'epilogo, per noi, migliore.
Ancora tutto in parità, ancora tutto da rifare.
Difficile dire se senza l'ingenuità di Flamini avremmo potuto, negli ultimi dieci minuti, provare a vincere. Di sicuro quel cartellino rosso (sacrosanto) c'ha chiuso le porte, aprendole, inaspettatamente, ai Saints.
Ma nulla è mutato. Il match, giustamente, s'è concluso in perfetta parità e dal campo, soddisfatte, sono uscite due squadre che hanno saputo offrire l'ennesimo grande spettacolo che solo la Premier League è in grado di offrire.
Oggi ci si domanda: punto guadagnato oppure due punti persi?
Per certi versi si potrebbe dire entrambe le cose. Si sono persi due punti perché dopo essere passati in vantaggio, con un po' più d'attenzione e quel pizzico di fortuna che mai guasta, si sarebbe potuta gestire meglio la partita, usufruendo di maggiori spazi che inevitabilmente i padroni di casa avrebbero lasciato liberi. Ma il punto fatto, dopo non aver visto palla per tutta la prima frazione di gara ed essere rimasti in dieci negli ultimi minuti di match, è sicuramente guadagnato. Perché ha mosso la classifica, perché ha mantenuto accesa la striscia positiva, perché, aspettando i match di questa sera, ha momentaneamente aumentato il vantaggio in classifica sulle inseguitrici.
E poi, diciamocelo chiaro. Ieri sera da Southampton, come capitato più volte in questa stagione, in pochi sarebbero usciti con un risultato positivo. Noi ci siamo riusciti, addirittura con qualche rammarico.
E' stata una prova, come era nel preventivo, difficile, ma che abbiamo superato alla grandissima, dimostrando per l'ennesima volta i motivi della nostra, ormai longeva, prima posizione in classifica.


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