E' una fase della stagione per noi complicata sotto l'aspetto fisico, sulla brillantezza, sulle spaziature (concedetemi questo termine cestistico), sulla dinamicità in quella zona di campo dove abbiamo costruito, sia in fase offensiva che difensiva, la nostra, fino a qui, meravigliosa stagione.
I risultati, oggettivamente, lo stanno a testimoniare. Ultimi quattro match, una sola vittoria. In casa, contro il Crystal Palace.
Credo che faccia parte del programma stilato dallo staff tecnico. Non è umanamente possibile viaggiare per tutta la stagione a certi ritmi. Lo dimostra la classifica, è evidente se si prendono le pretendenti al titolo e si confrontano i match fino a qui disputati.
Tutti, qualcuno escluso, hanno attraversato il proprio top, tutti, nessuno escluso, hanno attraversato il proprio momento down.
Quest'ultimo è attualmente protagonista della nostra corsa.
Nonostante questo siamo sempre lì, ad un punto dalla vetta, anche se il City quando recupererà il match contro il Sunderland dovesse fare bottino pieno.
E' un bicchiere mezzo pieno che va guardato attentamente, che non deve farci ubriacare, ma al tempo stesso non può nemmeno farci cadere in depressioni post-United.
Il match di ieri sera ha aggiunto poco a quanto affermato sopra, anche se qualche spiraglio lo si è intravisto.
D'accordo, abbiamo affrontato il peggior United degli ultimi anni, però è anche vero che il Manchester di ieri sera era di gran lunga migliore a quello visto fino a questo punto della stagione.
In campo ha fatto scendere il meglio della propria rosa, e alla fine, in momenti come questi, un pareggio, l'aver mosso la classifica, è qualcosa che va letto positivamente.
Ma non è stato solo il risultato finale.
La squadra ha corso decisamente di più rispetto alle ultime uscite. Non a caso negli ultimi dieci minuti siamo andati alla conclusione più volte rispetto ai primi ottanta di gioco.
E' mancato come nell'ultimo mese l'arrivare prima sulla sfera, l'impadronirsi della trequarti avversaria, il riuscire a dialogare nello stretto con il maggior numero di uomini possibili.
In parole povere: facciamo ancora fatica ad essere noi.
Un passo indietro, febbraio 2013. Dodici mesi fa siamo andati incontro, come sta accadendo in questi giorni, al periodo più negativo, sia in fatto di risultati ma soprattutto di condizione atletica, della stagione. La cronaca: Arsenal 0-1 Blackburn (FA Cup); Arsenal 1-3 Bayern (UCL); Arsenal 2-1 Aston Villa (PL); Tottenham 2-1 Arsenal (PL).
Da marzo in poi iniziammo a macinare nuovamente gioco, ad imporci su qualunque campo, ad infilare quella serie incredibile di vittorie che ci consentirono di qualificarci alla Champions, di scalare una classifica che fino a quel momento sembrava una montagna insuperabile.
Questo c'ha permesso di risultare la migliore squadra inglese del 2013, per distacco.
Certo, domenica pomeriggio arriverà il Liverpool per la FA Cup e mercoledì prossimo il Bayern per la Champions League. Due match che giungono nel momento a noi meno propizio, ma al tempo stesso due match che ci serviranno per aumentare la condizione, per ritrovarci brillanti quando il discorso titolo entrerà nelle fasi cruciali.
Pensate. Dodici mesi fa ci trovavamo a 9 punti dalla zona Champions (lo United stava a + non mi ricordo manco quanto) e siamo riusciti a fare quarti infilando nove vittorie e due pareggi.
E oggi, ad un punto dalla vetta, dovremmo strapparci le vesti per qualche risultato che non è andato come speravamo?
Non scherziamo dai. La nostra stagione è stata fin qui fantastica, ed il bello, per noi, inizia proprio adesso.
COYG
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