..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 8 febbraio 2014

MAGARI PRENDEREMO UNA BATOSTA

Noi siamo quelli che quando si trovano in "guerra" non mollano mai, non si arrendono mai, perché da sempre abituati a non scappare davanti al nemico. Lo facciamo costantemente dal 1886.
Noi siamo quelli capaci di uscire da Old Trafford con 8 goal sulla schiena cantando a squarciagola il nostro nome. Siamo quelli che se ne vanno dall'altra sponda di Manchester dopo averne preso 6 ma applaudendo i ragazzi, il club, la maglia. Anche i pionieristici Gooners, probabilmente, si fecero una birra cantando qualche inno quando il Blackburn ce ne fece 7.
Siamo anche quelli che non si piangono addosso, che non cercano rivincite o vendette, e soprattutto non si attaccano alle decisioni sbagliate quando si perde una "battaglia". Anche quando si dovrebbe. Come oggi.
Oggi all'ora di pranzo, in nemmeno 15 minuti, c'hanno detto chiaramente che se vogliamo vincere il titolo di campioni d'Inghilterra dovremmo combattere oltre ogni nostro limite.
Punto, le chiacchiere stanno a zero. L'unico errore che avete fatto è averlo dichiarato ai primi di febbraio.
Ergo: troppo presto, sapremo prendere le contromisure.
Pronti via e si convalida un goal ai padroni di casa in nettissimo fuorigioco. L'ho personalmente visto in diretta, era di un'evidenza disarmante. Peccato che così non l'ha visto né Oliver, né il suo collaboratore. Lo stesso che quindici minuti dopo non segnala un'altrettanto e netto fallo su Ozil a centrocampo, da cui, inevitabilmente, è partita l'azione in contropiede del 3-0.
E qui iniziano i "ragionamenti", le parole di calcio, i discorsi oscuri. Mentalità, personalità, capacità.
Un cazzo! Provateci "voi" a stare sotto per 3-0 dopo un quarto d'ora, grazie a due goal irregolari ed un arbitro che, contro il proprio credo, fischia solo ed esclusivamente verso una parte.
Viene difficile. Molto difficile.
In questa stagione, nel silenzio, di giornate simili ne abbiamo "osservate" parecchie. Sia che ci riguardavano, sia che riguardavano gli altri (due).
C'è stato detto a più riprese che la nostra posizione non collimava con le aspettative del campionato.
E certo. Fa girare i coglioni vedere un Club che vola agli ottavi di Champions, che si qualifica per gli ottavi di FA Cup e soprattutto che DOMINA l'intera lega dalla settima giornata, spendere soldi solo ed esclusivamente per un giocatore. I propri soldi, quelli che escono dal bilancio. Né una sterlina di più, né una sterlina di meno.
Ecchecazzo! E gli altri? Quelli denominati corazzate? Quelli che quando si apre il mercato fanno a gara a chi ne spende di più? Dietro, loro dietro, sempre dietro.
Fa malissimo, lo sappiamo. Lo sappiamo perché noi dietro ci siamo stati, ci stiamo da otto anni.
Dietro ma fieri, orgogliosi, quasi tronfi. Un periodo che ha ulteriormente aumentato la capacità di scendere in "guerra". 
Oggi facciamo i complimenti ai ragazzi di Rodgers, dandogli appuntamento a sabato prossimo in FA Cup.
Mercoledì sera arriverà lo United, per la Premier. Sarà fondamentale e importante esserci, come prima, più di prima.
Siamo in piena lotta per il titolo. Il Chelsea ha vinto, e c'ha superati (di uno), il City ha pareggiato, e sta sotto (di uno). Gli altri non contano.
Tocca a noi, mettiamocelo in testa.
E poi... "Potremmo vincere il campionato quest'anno. Siamo primi a metà stagione, stiamo giocando alla grande, magari prenderemo una batosta o due, sì lo so, però..."
AFC Till I Die




Nessun commento: