..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 1 maggio 2014

TUTTO IN UNA NOTTE MAGICA

A memoria non ricordo un primo turno di Play-Off così equilibrato. Fatta eccezione per i campioni in carica, che si sono liberati con un rotondo 4-0 dei Bobcats, tutte le altre sfide, soprattutto ad Ovest, continuano a regalarci emozioni e spettacolo. 
Nelle quattro sfide della Western Conference si sono già disputate 20 partite, e non è detto che le prossime notti non portino i protagonisti a giocarsi tutto in gara-7.
Con Memphis avanti 3-2 sui Thunders, e con LAC avanti 3-2 su Golden State, nella notte appena trascorsa toccava prima a San Antonio giocare gara-5 con Dallas e poi a Houston confrontarsi con Portland. 
I finalisti della scorsa edizione si sono ritrovati in casa a giocarsi il punto del 3-2, contro una Dallas che ricorda molto quello spirito di squadra che la portò contro ogni pronostico a diventare campione nel 2011. E' stata ancora una volta partita vera, verissima, dove nessuno ha smesso per un solo istante di credere nella vittoria.
Alla fine l'hanno spuntata gli Spurs, grazie ancora una volta e soprattutto al talento di Ginobili (19 punti, 4 rimbalzi e 5 assist) e alla classe di Tony Parker (23 punti e 5 assist).
Ma come Popovic insegna San Antonio è prima di tutto squadra, ed ecco che nella notte per certi versi più importante è salito alla ribalta Tiago Splitter, che ha confezionato la sua miglior prestazione di sempre in una serie di Play-Off: 17 punti, 12 rimbalzi e 5 assist.
Ma per battere i Mavs c'è stato bisogno anche di un sempre più convincente Kawhi Leonard (15 punti e 8 rimbalzi) e di un Tim Duncan che non smetterà mai di stupire: 16 punti e 12 rimbalzi.
I Mavs escono dal AT&T Center consapevoli di aver dato tutto quello che avevano e con prestazioni, leggere alle voci Dirk Nowitzki, Monta Ellis e Vince Carter, che hanno tenuto i presenti incollati alla sedia fino al fischio finale. Il 3 maggio a Dallas sarà nottata da non perdere per nulla al mondo.
E se nella notte appena trascorsa c'era una partita da non perdere assolutamente, quella era Houston Rockets vs Portland Trail Blazers. Ad un certo punto mi sono detto: se i Blazers vincono questo match li candido seriamente alla vittoria di Conference. Così non è andata, per una serie di ragioni, ma ciò non mi toglie dalla testa che i ragazzi di Terry Stotts possano realmente compiere l'impresa.
Alla fine hanno vinto i Rockets, meritatamente, portando la serie a gara-6.
La vittoria non è quasi mai stata in discussione e solo la mancanza dei punti di LaMarcus Aldrige (8 con 8 rimbalzi) non ha consentito alla franchigia di Portland di cambiare marcia quando le distanze si erano ridotte. Nella notte del 3 maggio, a Portland, ne vedremo delle belle.
L'ultimo incredibile match andato in scena ieri vedeva impegnati i Raptors di Toronto contro i Nets di Brooklyn. Sembrava la partita più scontata della serata, con i padroni di casa in grado di portarsi nettamente avanti nei primi tre quarti di gara: 28-25, 34-19 e 29-25. Per un totale ad inizio ultimo quarto che faceva 91 a 69 per i Raptors. Un +22 che oggettivamente non avrebbe dovuto lasciare scampo a Joe Johnson (30 punti, 5 rimbalzi) e compagni. E invece proprio dall'ala dei Nets è cominciata una rimonta senza precedenti, fino ad arrivare, ad 1:23 dalla fine, sul 106 pari.
Alla fine l'hanno spuntata i ragazzi di Dwane Casey (115-113), ma la forza di volontà dei Nets (44 a 24 il parziale dell'ultimo quarto) garantirà, ancora nella notte del 3 maggio, una gara-6 dal sapore decisamente speciale.
Ma veniamo a stanotte.
Il programma è a dir poco ricco.
Si comincia ad Atlanta, con gli Hawks che hanno l'incredibile chance di chiudere la serie con la miglior franchigia della Eastern Conference, sempre che "Re Giorgio" non decida di portare tutti alla Bankers Life Fieldhouse nella notte del... si proprio quella, il 3 maggio.
Un'ora più tardi ci si trasferisce ad Ovest, precisamente a Memphis, dove si potrebbe consumare l'ennesima sorpresa di questa Play-Off, che farebbe il paio con quanto accaduto dodici mesi fa.
Se Oklahoma deciderà di essere una squadra gara-7 non sarà utopia.
Ad Oakland si chiude la giornata, con la sempre spettacolare sfida tra gli Warriors e Clippers.
Anche in questo caso i padroni di casa hanno la possibilità di rimandare a Los Angeles l'ultimo atto di una serie che verrà a lungo ricordata. Nelle mani e nella testa di Curry la chance di ritrovarci tutti insieme appassionatamente in una notte magica: quella del 3 di maggio.

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