..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 6 giugno 2014

LA NOTIZIA E' ARRIVATA IERI

La notizia è arrivata ieri (5 giugno 2014): 35 arresti e un centinaio di indagati nell’ambito dell’investigazione della procura di Venezia sulle presunte tangenti pagate per gli appalti del "Mose".
La notizia arrivata ieri (5 giugno 2014) racconta della conferenza stampa convocata ieri mattina dalla Procura in cui emerge «un Ufficio pubblico totalmente asservito agli interessi di un gruppo economico-criminale», il quale ha dato vita ad «un sistema molto più sofisticato» rispetto alla Tangentopoli di vent’anni fa.
La notizia arrivata ieri (5 giugno 2014) ha fatto prigionieri: Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni è agli arresti domiciliari. Richiesta d’arresto per l’euro-parlamentare uscente di Forza Italia Lia Sartori, e per il senatore, sempre di Forza Italia, Giancarlo Galan. Coinvolti inoltre il consigliere regionale del Pd Giampiero Marchese, l’assessore regionale alle Infrastrutture Chisso, gli imprenditori Franco Morbiolo e Roberto Meneguzzo, il generale in pensione della Guardia di Finanza Emilio Spaziante, il forzista Altero Matteoli, l’ex consigliere di Tremonti Marco Milanese, Federico Sutto e Stefano Tomarelli, l’ex Magistrato alle acque Maria Giovanna Piva.
La notizia di ieri (5 giugno 2014) snocciola anche i numeri, le cifre: I costi del Mose preventivati nel 2001, due anni prima dell’inizio dei lavori, erano pari a 3.441 milioni di euro. Si è arrivati oggi a 5.493 milioni, oltre ad un residuo di 226 milioni di euro per il completamento dell’opera entro il 2016. Il progetto è interamente finanziato con risorse pubbliche statali.

Il 25 maggio 2014 quando a farla da padrona era l'esca lanciata da quello stesso politico che nella giornata di ieri ha scoperto l'acqua calda («È una maledizione! Dietro ogni grande opera spuntano politici corrotti», e ancora: «Non è possibile che chi viene condannato per corruzione dopo 20 anni possa tornare ad occuparsi della cosa pubblica. La gente che ruba va mandata a casa»), la notizia di ieri (5 giugno 2014) era nascosta.
Tutto taceva. La stragrande maggioranza dei votanti di questo meraviglioso paese manco sapeva dell'esistenza del Mose.
Ieri (5 giugno 2014) ne è venuto a conoscenza. Il 25 maggio 2014 no.
D'altronde perché turbare un popolo che si stava recando presso le urne elettorali dopo averlo "informato" che il cattivo continuava a girare su di un camper.

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