Lo ha fatto ancora, perché diversamente non è capace a vivere, ad operare, a governare. Ormai il modus operandi del ministro della propaganda ha un'iter ben delineato: nel momento in cui la vita politica si fa difficile e complicata, vedi l'Affaire Russia, il depistare, distrarre e veicolare l'opinione pubblica, con l'avvallo di media e stampa compiacenti, verso altre tematiche giunge automatico. Se poi questo viene a cozzare con gli alleati di Governo (Roma e la Raggi lo sport preferito dal leghista) o come nello specifico contro il Presidente del Consiglio (scorrettezza istituzionale), tanto meglio, sia mai che l'andare contro le ONG a breve distanza di tempo possa stancare gli italiani.
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