La notizia politica del giorno, quella vera, è che il bevitore di Mojito ha definitivamente raggiunto il capolinea. Il Senato della Repubblica ha dato parere negativo alla proposta di votare il 14 agosto la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio presentata da tutto il "nuovo" centro-destra, Lega in testa. Giuseppe Conte, per volere di Pd, M5s e Leu, comunicherà in Aula nella giornata del 20 agosto. Stop. Questa la notizia.
La non notizia, l'ennesimo tentativo di depistare quanto realmente accaduto nel panorama politico italiano, l'ha offerta, presentandosi tronfio in un'Aula che poche volte lo aveva visto presente, colui che ha deciso di staccare la spina all'esecutivo del cambiamento: "Votiamo il taglio dei parlamentari e il giorno dopo andiamo a votare".
C'ha provato, credendo di spiazzare nell'ordine:
1) gli ex alleati;
2) Renzi e i suoi compari;
3) carta stampata et similari;
4) opinione pubblica.
A conti fatti non c'è cascato (quasi) nessuno. Di Maio attraverso Facebook, Patuanelli direttamente in Aula e altri pentastellati seguendo a ruota, hanno evidenziato nell'ordine: a) è il Presidente della Repubblica ad indicare la strada per le elezioni; b) se non ritiri la sfiducia al Presidente del Consiglio (calendarizzata il 20 agosto) non puoi votare il taglio dei parlamentari (calendarizzato il 22).
La non notizia, l'ennesimo tentativo di depistare quanto realmente accaduto nel panorama politico italiano, l'ha offerta, presentandosi tronfio in un'Aula che poche volte lo aveva visto presente, colui che ha deciso di staccare la spina all'esecutivo del cambiamento: "Votiamo il taglio dei parlamentari e il giorno dopo andiamo a votare".
C'ha provato, credendo di spiazzare nell'ordine:
1) gli ex alleati;
2) Renzi e i suoi compari;
3) carta stampata et similari;
4) opinione pubblica.
A conti fatti non c'è cascato (quasi) nessuno. Di Maio attraverso Facebook, Patuanelli direttamente in Aula e altri pentastellati seguendo a ruota, hanno evidenziato nell'ordine: a) è il Presidente della Repubblica ad indicare la strada per le elezioni; b) se non ritiri la sfiducia al Presidente del Consiglio (calendarizzata il 20 agosto) non puoi votare il taglio dei parlamentari (calendarizzato il 22).
Ora. Il ministro del Papeetee ha già fatto sapere che si può votare la riforma, andare a elezioni e lasciare a nuova legislatura il compito di attuare la legge. Dimenticando una questione fondamentale: come può essere votato un nuovo Governo se non viene modificata una legge elettorale che comprende allo stato attuale un numero diverso di senatori e parlamentari rispetto alla riforma? Ah la Costituzione, questa sconosciuta.
Insomma, un grande bluff che in breve si è trasformato in una gabbia, evidenziando come il bevitore di Mojito ha definitivamente raggiunto il capolinea.
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