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lunedì 18 novembre 2019

Preordinato illecito disegno


Giorgio De Nova, Enrico Castellani e Marco Annoni hanno vergato un atto durissimo nei confronti di ArcelorMittal. 
Nelle 70 pagine di ricorso urgente ex articolo 700 firmate dagli avvocati si evince come la multinazionale dell'acciaio sta cercando di perseguire l'"illegittimo intento" di sciogliere il contratto d’affitto, un comportamento "programmato" per "recare il maggior possibile livello di devastante offensività". Un'iniziativa "gravissima" e "unilaterale" che se arrivasse a termine porterebbe alla restituzione delle "macerie" di un impianto industriale di "interesse strategico". E tutto questo "determinerebbe danni sistemici incalcolabili" a carico dell'"intera economia nazionale" e creando anche "una gravissima crisi occupazionale", lasciando "irrisolte problematiche ambientali e di sicurezza"
Una tesi che si regge dopo che ArcelorMittal ha: 
1)"interrotto qualsiasi ordine di materie prime"
2)"rifiutato nuovi ordini dei clienti"
3)"interrotto i rapporti con i subfornitori"
4)"interrotto l’avanzamento del Piano Ambientale"
5)"sta interrompendo la manutenzione degli impianti"
Il tutto non da ora, ma già da mesi! 
ArcelorMittal, aggiungono, "non ha neppure eseguito il programma di manutenzione concordato nell'ambito del Contratto in modo coerenti alle migliori pratiche di esercizio"
Da un documento inviato dalla multinazionale a Ilva lo scorso 25 settembre emerge, secondo i legali dei commissari, "che molte delle attività programmate per il periodo novembre 2018-aprile 2019 non erano state eseguite o erano state effettuate solo in parte"
I legali, a fronte di tutto ciò, si spingono a dire che le "vere ragioni" del modus operandi dei franco-indiani "sono evidentemente da ascrivere": o "all'intervenuto riscontro della propria incapacità di gestire l’operazione perseguita", oppure "alla pervicace volontà di eliminare dal mercato definitivamente un proprio concorrente distruggendone l’organizzazione aziendale". Un'interpretazione, si legge ancora, "forse più probabile a fronte della condotta di ArcelorMittal negli ultimi quindici giorni"
La "realizzazione del preordinato illecito disegno", aggiungono, "condurrà inevitabilmente al perimento degli altoforni" nonché alla "distruzione dell'avviamento, ed alla dispersione del know-how aziendale". In pratica, sintetizzano, "alla morte del primo produttore siderurgico italiano e uno dei maggiori d'Europa".
E pensare che da 15 giorni ci sono "politici", "giornalisti" e "opinionisti" che vanno in televisione o sui giornali a tenere ancora le parti dei franco-indiani... quelli che secondo i sopraccitati erano venuti a salvarci, e noi, incapaci, li abbiamo fatti scappare.

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