Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Proprio nel momento in cui vengono varate le norme economiche per iniziare a offrire un po' di respiro a cittadini, aziende, partite Iva, autonomi, dipendenti e l'intero comparto Paese, ecco che Matteo Salvini non perde il vizio e tira fuori per l'ennesima volta l'dea del condono, questa volta totale. Una pax fiscale ed edilizia per preparare la ripartenza del Paese e dare una mano agli italiani: "Ringrazio molto i sindaci con cui sto comunicando ogni giorno, e domani a Conte chiederò che i pochi soldi possano essere spesi in autonomia. I 400 milioni possono essere usati solo per i buoni pasto, ma molti sindaci mi dicono che serve altro: magari non la spesa ma l'affitto o le bollette. Ci vuole buonsenso e autonomia".
Poi quando a inizio settimana si è votato il taglio del cuneo fiscale, passato grazie a 254 voti e che riduce le tasse sugli stipendi a oltre 16 milioni di lavoratori, il Capitano (e tutta l’opposizione, 131 deputati) cos'ha fatto? Si è astenuto!
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