..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 11 maggio 2020

Vetri appannati

Vetri appannati, fuori qualche goccia di pioggia. Sono condizioni che ne veicolano un terza: il desiderio. Una notte, il buio, fari che bucano l'intimità. Una parte di me ci ritorna ogni giorno. Perché si tratta di un momento che in quel momento ha significato una svolta. Sliding doors. 
Il coraggio c'è, eccome. Soprattutto per difenderci. Poi, ovviamente, per tenere viva una fiamma accesa in tempi non sospetti e custodita tra le tenebre per dare luce a due distinti percorsi di vita, incrociatisi per destino, per affinità, per volontà. 
Una tentazione fortissima nel guardare all'oggi, soprattutto, se il passato e il futuro contengono rimorsi e rimpianti grevi.
Cosa c'è di noi in tutto questo è una questione che riguarda noi stessi, misurabile da una voglia che resiste, che rilancia e ricorda a causa, credo, di quel modo di respirare, nostro soltanto, cosa significa immergersi in un abbraccio, in una carezza, in un sospiro capace di raccontare più di qualunque altra parola. 
Penso che tutto questo valga, significhi, abbia un valore che superi il giudizio di giusto o sbagliato. Le cicatrici qui non si vedono, non si formano, non ci sono. La ragione è molto semplice e comprensibile. Qui c'è l'anima, luogo segreto dove risiede la ragione profonda di una scelta che, con il tempo, ha prevalso. 
In questo caso certamente. Ciò che ostenta la differenza tra un'evasione e una passione. 
Per questo, tornare ogni giorno a quella notte, in quel buio, comporta gioie. Sarà per sempre qualche goccia di pioggia, segretissima appunto. Il cui suono, in una qualunque stagione che verrà a presentarsi, andrà rinchiuso nella mente. Con la speranza che lì resti, almeno sino a quando altri vetri non torneranno ad appannarsi.

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