La terra era buia.
Era notte sempre.
Il fumo soffocava.
Gli alberi bruciavano.
Non ci si poteva arrampicare da nessuna parte.
Poi, quando tutto sembrava arso e l'odore dell'eucalipto si mischiava a quello di carne bruciata, giunse la pioggia.
Gocce che bagnarono la fronte, inumidirono i polsi.
Si placò così la sete.
Davanti l'orizzonte, dietro l'odio.
Come in un battito d'ali si sorvolò la spiaggia e gli scogli, cabrando lungo la parete scoscesa del monte.
Lo sguardo si perse.
Lei lo catturò, emozionando.
E fu lì, in quel preciso istante che divenne luce.
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