Come lampare nella notte buia, sospinte dal vento, agitate dall'incedere del mare ma punto di riferimento per i dispersi, naufraghi di un mondo che scandisce inesorabilmente lo scorrere del tempo.
Come corpi di un'unica anima, scaldati dal sole, raffreddati dall'inverno più rigido ma capaci di trasmettere sensazioni, emozioni che si fondono nel piacere di stare l'uno all'interno dell'altro.
Come un paesaggio illuminato da una notte di plenilunio, dove la luna accarezzata dal sole si mette a nudo al cospetto della meraviglia di uno sguardo, occhi che penetrano e disegnano le sfumature di un sogno ancora vivo.
Come foglie trasportate dalla brezza, fragili, come noi, noi che proseguiamo il nostro viaggio senza meta e identità, ma leggeri e liberi.
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