Moggi non era un dirigente occulto della Juventus: è quanto Alessio Secco ha detto ieri agli inquirenti della Procura federale.
Il ds ha voluto farsi interrogare passando per le forche caudine delle telecamere e dei flash davanti all’ufficio di Palazzi, e ha scelto di difendere la sua carriera da solo, senza avvocati.Si diceva “sereno”, convinto di “aver chiarito”, ha certamente dovuto giocare una partita difficile. “Cobolli mi aveva vietato qualsiasi rapporto con Moggi”, spiegava ieri il ds, mentre ammetteva le chiamate ricevute, fatte e non risposte col mentore Luciano, per cortesia e un po’ di soggezione dovuta alla storia personale e alle difficoltà legate grande salto da team manager a ds.
Telefonate anche frequenti, ma che non hanno mai influito sulle decisioni di una nuove Juve che voleva tagliare i ponti col “Moggismo” (anche sul caso Nocerino).
Per questo - spiegava Secco - si sono interrotte le collaborazioni con De Nicola, Ceravolo, i fedelissimi: un diktat del club.Spiegata poi la vicenda Deschamps: Secco ha raccontato come lui fosse quello dell’aut aut a Blanc. «O Didier o io».
Qualche contraddizione, l’imbarazzo di sapere che per queste telefonate una parte del cda lo tiene sott’occhio (e ora anche Blanc ha parlato di problema d’immagine creato). E la spada di Damocle di un deferimento che toccherebbe anche il club per responsabilità oggettiva, non scontato. Se i contatti con lo squalificato Moggi non sfociano in tesseramenti, se Moggi non era un dg occulto della Juve si può sostenere l’accusa in un processo sportivo anche se per violazione dell’articolo 1? E’ il dubbio del giorno.
Fonte: Tuttosport
----------------------------------------------------------------Dubbio del giorno?
Violazione dell’articolo 1?
Spero che il commento del “nuovo Tuttosport” sia riconducibile ad un primo aprile versione invernale, altrimenti si rasenterebbe l’assurdo.
Vorremo tanto sapere che cosa abbia fatto di così malvagio il Signor Luciano Moggi, che tra l’altro vorremo sottolineare ed evidenziare, che è divenuto, da circa 18 lunghi mesi, un cittadino qualunque, o meglio, un cittadino che non fa più parte degli addetti ai lavori, mondo calcio si intende, no mas tesserato.
Eppure nella storia recente di cronaca del nostro paese, abbiamo assistito, a crimini e protagonisti ben più efferati che il “nostro” Big Luciano, nonostante ciò, fatti, successivamente, passare come chi ha sbagliato e mai più lo farà, insomma dei martiri, qualcuno addirittura si è spinto a far divenire uno di questi come ragazzo immagine per una campagna pubblicitaria di abbigliamento.
E invece in Corso Galileo Ferraris, Blanc, si lascia andare: “problema di immagine creato”.
Problema di immagine? E quale sarebbe? Il fatto che Alessio Secco si sia intrattenuto telefonicamente (in Italia, a seconda dei ruoli, reato gravissimo) con Luciano Moggi, comporterebbe un grave danno all’immagine della Juventus?
Non vorrete mica farci intendere, da Corso Galileo Ferrarsi, che tutto questo comporterebbe la violazione di un articoletto del CGS (sapete quelli che vanno ad interpretazione del signorotto che viene messo a interpretarli) e che di conseguenza anche il club ne dovrebbe rispondere per responsabilità oggettiva?
Ma va là. Anzi, a pensarci bene, sarebbe stata proprio una gran bella mossa, da parte del buon Alessio, avere avuto consigli sulla campagna acquisti estiva, sia in entrata che in uscita.Invece, disponendo di una liquidità, mai avuta in passato dalla Triade, il calciomercato del club del “sorriso” ha deturpato ingenti somme di denaro per l’acquisto di giocatori, che, ad oggi, hanno disputato la somma di tre partite.
E qui stiamo a parlare di immagine?
Signor Blanc, un consiglio spassionato (anzi molto appassionato), non rimanga notti intere a pensare che l’immagine della Juventus sia stata, per sempre, cancellata da un certo Signor Moggi, non stia a visionare Alessio Secco, pensando che dal suo ventilatore (ops perdon telefono), venga gettato fango su di un logo, che è “ancora” senza le due stelle che ne dovrebbero contraddistinguere la storia (per molto meno ci sono state magliette in cui si sono cuciti scudetti di cartone). Signor Blac pensi che il meritatissimo terzo posto in classifica è dovuto anche a gente come Zanetti, Legrottaglie, Chiellini: non stiamo parlando dei "grandi fedeli" (come Cobolli chiama i "big") ma di gente scelta con "competenza ed oculatezza" da Moggi, gente che sta tenendo alta l’immagine della “sua” Juventus.
di Cirdan
1 commento:
L'immagine sbagliata è data da una stampa corrotta e da una giustizia "corruttibile".. L'immagine dell'Italia, repubblica delle Banane, è bene espressa dalla voce "media" al 77 posto nella classifica della "libertà di stampa".
Complimenti
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