Alla fine si sono presi a mazzate: "è colpa dei fascisti" accusano i compagni, "è colpa degli antifascisti" ribattono gli altri. Diciamo senza offendere nessuno che la colpa è degli idioti, così mettiamo daccordo tutti senza far torto a nessuno. E menomale che qualcuno si era anche indignato dopo aver sentito il premier Silvio Berlusconi richiamare all'ordine studenti e manifestanti, ricordando loro che intralciare il traffico, occupare piazze e atenei e impedire di fatto a chi vuole studiare di farlo non era propriamente democratico, invitando Roberto Maroni alla linea dura. Daccordo che l'avviso ai naviganti era di per sé errato, nello specifico degli atenei dove il compito di sollecitare le forze dell'ordine spetterebbe ai rettori, ma alla prima occasione nessuno si è tirato indietro. Nella ricostruzione di quanto accaduto a Piazza Navona, il sottosegretario all’Interno Francesco Nitto Palma ha detto, nell’informativa urgente del governo alla Camera, che gli scontri più duri sono stati avviati da un gruppo di circa 400-500 giovani dei collettivi universitari e della sinistra antagonista che è venuto a contatto con gli esponenti di Blocco Studentesco. Nitto Palma ha spiegato che in piazza c’erano un centinaio di persone del Blocco Studentesco, con un camioncino. "È usuale - ha sottolineato - che durante le manifestazioni i mezzi con altoparlanti raggiungano piazza Navona".
Alla fine poco importa di chi sono state le colpe e chi i colpevoli, rimane la sostanza di essersi agitati per niente. Riprorevole in ogni caso qualunque forma di violenza e di rivoluzione, ma se qualcuno si fosse preso o avesse dato delle mazzate per il proprio futuro, protestando contro quel conservatorivismo che ha reso il sistema formativo costoso e i titoli di studio senza valore, sia conoscitivo che meritocratico, quell'incazzatura avrebbe avuto un suo perchè. Invece tutti inferociti per una riforma che fondamentalmente non c'è, almeno così stà scritto.
E allora si va avanti, o sarebbe meglio dire si rimane fermi dopo essersi presi a mazzate, senza rendersi nemmeno conto di avere preso un altro tipo di legnate, quelle che non lasciano il livido ma che rimangono dentro per ancora chissà quanto tempo.
di Cirdan
Nessun commento:
Posta un commento