Alle 14.47 di domenica la giostra della MotoGp ha smesso di girare. Quando Stoner ha passato il traguardo del circuito di Valencia (e qualche secondo o minuto dopo tutti gli altri centauri come in una sfilata) si è chiusa definitivamente la stagione 2007/2008. Ma non solo quella. Con i test avviati ieri si volta pagina. Dal prossimo anno, infatti, sarà la monogomma (la Bridgestone) a dettare regole e a influenzare lo spettacolo. Nei paddock non si parla d'altro da settimane: la decisione di avere un unico fornitore costringerà a mutare radicalmente abitudini e strategie di tutti i team. Ma se pensare alle gare di Formula 1 dove la Bridgestone fornisce i pneumatici delle monoposto dal gennaio 2008 viene in mente la parola "noia" (come ha confermato lo stesso Valentino Rossi), la speranza si riaccende se si pensa allo spettacolo che gara dopo gara, circuito dopo circuito, regalano ancora il mondiale Superbike e quello Rally (entrambi con la Pirelli). In una categoria dove l'eccessiva elettronica ha reso le moto troppo sofisticate a discapito dello spettacolo, i piloti, fortunatamente, possono ancora fare la differenza. Lo dimostreranno anche i test di Valencia (gli ultimi della stagione), dove non si assisterà solo all'esordio di pneumatici uguali per tutti, ma anche a un vero e proprio scambio di selle.
Balletto di colori per Melandri: dalla "rossa" alla "verdona" – Marco Melandri se ne va dalla Ducati per approdare alla Kawasaki. Il ravennate porta con sé una serie di aspettative deluse, istantanee di schieramenti visti dal fondo e battaglie in pista lontane anni luce dalle posizioni che avrebbe potuto occupare con la Desmosedici campione del mondo. L'ultimo insuccesso domenica a Valencia, dove Melandri ha chiuso la stagione al sedicesimo posto: «La gara si stava mettendo meglio, ma ad un certo punto scalando dalla quarta alla prima marcia mi è andata in folle e ho rischiato anche di cadere. Questo episodio è stata la sintesi di questa stagione», ha detto secco il pilota. «Da lunedì si cambia pagina, e scegliere la Kawasaki per me rappresenta una sfida». Dopo aver rifiutato di tornare da Gresini preferendo la Kawa rigorosamente ufficiale, Melandri sa che non sarà una passeggiata. Le ultime prestazioni della verdona non sono un bel biglietto da visita per le voglie di riscatto del pilota di Ravenna, ma la casa di Akashi ha già avviato una rivoluzione tecnica per la moto 2009. Chissà che Melandri e Hopkins riusciranno ad approfittarne con continuità, quella che tendenzialmente manca in gara alla Kawasaki.
"Chapter 2" per Nicky Hayden – Sarà proprio il campione del mondo 2006 a prendere il posto di Melandri in sella alla rossa di Borgo Panigale. Kentucky Kid ha chiuso la sua avventura con la Honda (dove ha corso per nove anni) con un quinto posto finale a Valencia. Avrebbe voluto sicuramente fare più, visti gli ottimi turni di prova, ma domenica ha dovuto fare i conti con avversari agguerriti e con un setting della sua RC212V non proprio ottimale. Da lunedì si è voltato proprio pagina. Per l'americano, che nei nuovi box ha attaccato un adesivo con la scritta "Chapter two", inizia l'avventura Ducati. Con Hayden la casa di Borgo Panigale si è assicurata un pilota che conosce bene il pianeta HRC, ma anche un buon testimonial per il mercato Usa, da sempre molto importante per le case motociclistiche. E il 27enne del Kentucky sembra proprio aver compreso la sua double-mission: nei test spagnoli ha debuttato su una GP8 con una livrea yankee a stelle e strisce. Ora la sfida, non riuscita a Capirossi e Melandri, è anche psicologica: dimostrare di non essere da meno del compagno di squadra, Stoner, con cui ha già in comune non solo la moto, ma l'eterno rivale mondiale Valentino Rossi.
Un cambio a metà per Dovizioso, ma "ufficiale" al 100% – Americano che va, italiano che arriva. La sella della Honda HRC ufficiale lasciata libera da Hayden sarà occupata infatti da Andrea Dovizioso. Grazie al quarto posto conquistato domenica davanti proprio allo statunitense, il 22enne romagnolo ha consolidato la quinta posizione in classifica iridata, miglior pilota in sella ad una moto Satellite del campionato. Già lo scorso 19 ottobre in Malesia aveva beffato Hayden negli ultimi giri, conquistando la terza piazza (alle spalle del vincitore Valentino Rossi e Dani Pedrosa) e il suo primo podio in MotoGP. Sorpassi e destini incrociati. Da lunedì il nuovo compagno di Dovizioso è proprio Pedrosa, che non pare abbia preparato il comitato di benvenuto. Probabilmente sarà la prossima sfida del pilota romagnolo. La convivenza nel 2009 con il duo Pedrosa-Puig non sarà facile, anche se forse a preoccuparsi dovrebbe essere proprio la parte catalana del box HRC. Il made in Italy, in moto, quest'anno ha dimostrato di essere da numeri uno. In MotoGP gli italiani nel 2009 saranno 5: accanto a Rossi, Capirossi, Dovizioso e Melandri, c'è anche la new entry Niccolò Canepa, 20 anni genovese, tester Ducati che sarà schierato nella squadra Pramac accanto a Kallio, in arrivo dalla 250. Solo Yamaha e Suzuki restano immutate. Squadra che vince, in effetti, non si cambia.
Sole24Ore
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