..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 5 novembre 2008

LA JUVENTUS SBANCA MADRID


Del Piero oltre Sivori:
doppietta e standing ovation del Bernabeu.
La Juve passa a Madrid e vola agli ottavi
Il capitano gela le merengues con un gran gol al 18'.
Al 67' si ripete con un capolavoro su punizione


Il quotidiano Marca titola: "Del Piero, la tomba del Real Madrid"
Sulle pagine di AS si legge: "Il talento di Del Piero uccide il Real Madrid"
Una notte magica per il capitano bianconero e per la Juventus, discorso qualificazione chiuso, e doppia vittoria contro le merenges che chiude un ciclo di cinque vittorie consecutive.

Con il Real Madrid era iniziata la lunga strada per uscire da una crisi che sembrava insormontabile, ma partita dopo partita i bianconeri hanno trovato spirito di sacrificio, gioco e una condizione fisica che ne ha esaltato morale e risultati conseguiti.

In quindici giorni la trasformazione di una squadra senza gico e risultati in un gruppo compatto che ha ritrovato oggetti misteriosi come Tiago, ancora una grande prestazione, Marchionni, che sembra essere tornato il fenomeno ammirato nel Parma, e le conferme di Chiellini e Legrottaglie, una coppia centrale che stasera ha annullato Raul e Van Nisterlooy, Pavel Nedved ma soprattutto un Alex Del Piero immenso che, nell'arco di due settimane, ha matato il Real Madrid con tre realizzazioni.

Sono passati 46 anni dall'impresa firmata Sivori. Era il 1962 e la Juve sbancò il Bernabeu. Per l'ultima volta, prima di questa sera. A decidere la sfida, oggi come allora, è il numero 10: Sivori, fresco di Pallone d'Oro, ammutolì Madrid; stasera la storia l'ha scritta un altro simbolo bianconero, il capitano Del Piero. Casillas se lo sognerà la notte Alex, capace di trafiggerlo senza pietà all'andata come al ritorno. Un destro a giro a Torino, un sinistro a giro a domicilio. Ma Del Piero stavolta non si è fermato a mettere la firma sul trionfo, ha deciso anche di sottolinearla con una doppietta: l'ennesima, splendida punizione della carriera, il colpo di grazia ai blancos che vale anche la qualificazione agli ottavi di finale con due giornate di anticipo.
Ranieri continua a puntare su Tiago, mentre Schuster deve rinunciare a Robben: infortunio muscolare al polpaccio durante il riscaldamento, gioca Drenthe. Un quarto d'ora senza emozioni poi il lampo al 17': Del Piero viene servito sulla tre quarti, si gira e punta la porta: Marchionnni gli incrocia davanti, il numero 10 si sposta sul sinistro mentre Cannavaro lo attende un attimo di troppo: conclusione non troppo potente ma velenosissima, Casillas battuto e Juve in vantaggio. Il Real reagisce e si getta all'attacco, sfiorando il pareggio al 24' con Sergio Ramos che liberissimo in area piccola spedisce alto. La partita è una battaglia, fioccano gialli: Sissoko, Drenthe, Legrottaglie e Guti finiscono sul taccuino di Vink. I padroni di casa spingono, incitati dallo stadio, ma l'occasione migliore il Real ce l'ha in contropiede e solo un miracoloso recupero di Mellberg impedisce a Drenthe di concludere a rete a un minuto dal termine. Nel primo minuto di recupero anche Diarra ha una palla buona per pareggiare ma il suo colpo di testa finisce alto.
Nella ripresa le merengues continuano il forcing e la difesa della Juve balla: nei primi minuti Drenthe colpisce l'esterno della rete e Van Nistelrooy chiede il rigore per una spallata di Chiellini. L'olandese, nervoso, si prende il giallo. Schuster vede che la partita non si sblocca e lancia Higuain al 18', sotto gli occhi di Maradona: ma il tedesco toglie il cervello della sua squadra, Wesley Sneijder, che si acccomoda in panchina nervoso. Passano cinque minuti e Sissoko guadagna una punizione dai 25 metri: Del Piero va sul pallone, la mattonella è la sua, Casillas mette una barriera inguardabile e il giro di destro lo trafigge di nuovo. Due a zero e galacticos di nuovo a centrocampo. Il Real ora è furioso ma senza raziocinio, crea occasioni ma non concretizza con Higuain. Entrano anche Saviola e Van der Vaart ma non serve a granché contro il fortino bianconero: Del Piero esce al 92' per De Ceglie, ma stavolta in mezzo alla standing ovation del Bernabeu.
di Cirdan

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