..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 11 dicembre 2008

CONFLITTI PARADOSSALI

I danni delle manifestazioni violente di questi giorni in Grecia ammontano a un miliardo di euro, come comunicato nella giornata di ieri, dopo calcoli approssimativi, dall'Associazione dei Commercianti di Atene.
Ma partiamo dall'inizio. Gli scontri scoppiati, tra manifestanti e polizia, in seguito alla morte di Alexis Grigoropoulos, lo studente quindicenne ucciso da un poliziotto nel quartiere Exarchia di Atene lo scorso sabato, si sono legati allo sciopero generale indetto dai sindacati Gsee e Adedy.
Ora, da una parte i sindacati continuano a chiedere la calma, dall'altra i partiti della sinistra greca (dai socialisti del Pasok ai comunisti del Kke) continuano a cavalcare l’ondata di manifestazioni contro la destra al governo di Nea Democratia.
Puntualmente non si è verificata la tregua, anzi, ieri la protesta studentesca e anarchica ha proseguito contro la polizia e anche contro la magistratura.
Bombe molotov sono state lanciate di fronte alla sede del Parlamento e del tribunale in cui i due poliziotti, ritenuti responsabili per la morte di Alexis, erano sotto processo.
Parentesi del dramma: l'autopsia effettuata sul corpo del giovane rivela, secondo le dichiarazioni di un portavoce del ministero dell'Interno di Atene che ha sottolineato come non esista ancora nessun risultato ufficiale dell'autopsia e dell'esame balistico, che non si è trattato di un omicidio. Il portavoce del governo greco ha commentato così le informazioni secondo cui, in base ai primi risultati degli esami, il proiettile che ha ucciso Alexis Grigoriopoulos sarebbe stato di "rimbalzo", a conferma della versione dell'agente che ha sparato. Le informazioni ufficiose secondo cui il proiettile avrebbe colpito il giovane di rimbalzo, provengono secondo i media greci dall'avvocato dell'agente. L'agente ha sostenuto di aver esploso due colpi in aria e uno a terra, che avrebbe colpito di rimbalzo Alexis. Il procuratore aveva invece creduto alla versione dei testimoni, secondo cui lo sparo mortale sarebbe stato ad altezza d'uomo e senza provocazioni.
Intanto gli scontri nella capitale hanno fatto da cassa di risonanza anche a Salonicco e Patrasso, mentre a Torino studenti greci e italiani hanno organizzato un presidio di fronte al Consolato greco.
Il premier Costas Karamanlis, al quale erano stati richiesti dalla confederazioni dei lavoratori misure sociali più massicce per fronteggiare la crisi economica: dagli aiuti di Stato ai sussidi, dalle pensioni ai salari, si ritrova a fronteggiare, oltre alla già difficile situazione economica della nazione, l'ondata di protesta dei cittadini greci ai quali sono stati distrutti negozi, auto e case.
Una protesta nata per fronteggiare la crisi, da parte dei sindacati, e sfociata in perdite ingenti per tutta la nazione, da parte studentesca e anarchica.
Due proteste e un paradossale conflitto dell'una con l'altra, e se ieri in Grecia non si stava bene oggi si sta sicuramente peggio, viste le promesse di risarcimento, da parte del primo ministro, a tutti coloro che hanno subito danni.
di Cirdan

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