..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 13 gennaio 2009

L'ULTIMA CONFERENZA

A pochi giorni dall'inaugurazione del quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti, l'attuale "padrone" della Casa Bianca, George W. Bush, ha augurato a Barack Obama, nell'ultima conferenza stampa da presidente degli USA, tutto il meglio, sottolineando che la posta in gioco sarà alta.
George Bush ha colto l'occasione per fare un bilancio del suo doppio mandato, difendendo le azioni fatte e l'aver preso le decisioni che riteneva giuste: "Mi sento pronto - ha detto - a guardarmi nello specchio quando sarò in Texas senza nessuna vergogna"
La confessione che non avrebbe mai pensato di vedere un presidente di colore, si allinea con l'orgoglio di essere testimone di un momento storico per l'America nelle relazioni razziali, ma al tempo stesso, aggiunge, che "Obama scoprirà che i problemi a volte ti costringono a prendere decisioni che uno non pensava di prendere".
Entrando nello specifico, Bush parla delle difficoltà che Barack Obama troverà durante il suo mandato.
"La più grave minaccia che la presidenza di Barack Obama dovrà affrontare sarà il rischio sempre esistente di un attacco terrorista contro il territorio americano"; sul tema di politica estera, George Bush, evidenzia che sarà senza dubbio uno dei grattacapi maggiori per la nuova Amministrazione democratica, e i fatti di Mumbai e Gaza lo testimoniano ampiamente, tenendo ben presente che la Corea del Nord e l'Iran sono ancora paesi pericolosi "finché non rispetteranno gli impegni presi - ha aggiunto - per consentire verifiche allo smantellamento del programma nucleare".
Sull'attuale crisi nella striscia di Gaza, il presidente uscente sottolinea che "la necessità di un cessate il fuoco sostenibile in tutto il Medio Oriente non potrà esserci se Hamas non smetterà di sparare razzi contro il territorio israeliano - e ha aggiunto - riteniamo che il miglior modo di garantire che vi sia un cessate il fuoco sostenibile sia quello di lavorare con l'Egitto per fermare il contrabbando di armi verso Gaza che consente ad Hamas di continuare a lanciare razzi".
La soluzione perchè avvenga tutto questo, secondo Bush, è legata al blocco dei rifornimenti di armi a favore di Hamas, evidenziando come "la comunità internazionale deve continuare a premere su questi paesi perchè sospendano i rifornimenti".
Su Israele ha detto: "ha il diritto di difendersi", sottolineando che Hamas, così come al-Qaida e altri gruppi estremisti, usa la violenza per impedire la nascita di stati indipendenti e democratici.
Sulla crisi economica, George Bush, ha ricordato i momenti in cui gli fu spiegato che avrebbe potuto essere peggiore della Grande Depressione, dovendo decidere, come poi è stato fatto, in maniera aggressiva con l'obiettivo di evitare un crollo finanziario.
Secondo il presidente uscente, "le banche hanno appena iniziato di nuovo a prestare denaro, ed è il primo passo verso la ripresa", avvertendo comunque Obama che le difficoltà e le sfide da affrontare saranno molte e difficili.
di Cirdan

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