L’ombra che si sta allungando sul mercato dei fiori, o meglio sulla cooperativa Ucflor che lo gestisce, è quella del commissariamento, dovuto al "buco" di bilancio: un deficit per il 2010 già valutato in 500 mila euro, con la prospettiva di aumentare di un altro milione in seguito alla sentenza di risarcimento a favore dell’impresa Maltauro per un contenzioso.
Quanto la situazione sia critica, come mai in passato, lo dimostra l’inedita mobilitazione "bipartisan" nata per affrontare la crisi e accantonare le polemiche politico-amministrative già esplose in Consiglio comunale nel momento in cui si è cominciato a parlare di colpe e responsabilità che hanno portato all’attuale situazione. Al capezzale della cattedrale nel deserto si è formato un gruppo di lavoro che per lunedì ha programmato una visita in valle Armea proprio per affrontare la situazione. Il numero uno di Palazzo Bellevue ha dichiarato: "C’è la volontà politica di affrontare una crisi che non è solo del mercato, ma di tutto il sistema-floricoltura. Ora serve anche l’aiuto delle associazioni di categoria, ci aspettiamo proposte concrete: non è più tempo di spartizione delle poltrone.".
Oggi della volontà, gli addetti ai lavori del settore, non sanno più cosa farsene, e di aiuti, quelli che per anni sono stati sbandierati ad ogni elezione, mai se ne sono visti. Però, perché di denuncia si tratta, si è arrivati perlomeno all'unica realtà che ha affossato, per sempre, la maggior risorsa del ponente ligure: "..non è più tempo di spartizione delle poltrone". Chiaro, ora sono "bucate".
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