Ora anche nel Prix Tenor de Baune, che si aggiunge, con il passare degli anni, alle perle che ha saputo sfoderare nella sua fantastica carriera Lana del Rio.
Dal Premio Pienza al Tino Triossi, passando per il Premio Emilia, Lana ha sempre dimostrato una cosa: se entra in azione, dopo corsa tatticamente accorta, nei 700 metri finali, può battere chiunque; è devastante.
L'ha fatto anche ieri, a Vincennes, vincendo sulla distanza dei 2700 metri (partenza tra i nastri) in 1.13.1, standosene accorta per 1800 metri per poi chiudere, bene, molto bene, su Ready Cash (successivamente distanziato), uno dei favoriti dell'Amérique di fine mese.
Lisa, dopo le recenti analisi cliniche, ha dato forfait all'appuntamento dell'anno, e se ne riparlerà l'anno prossimo. Lana, la Lana vista ieri pomeriggio, lo può correre, e credo anche bene, un tentativo che, senza pressioni, porterebbe esperienza, utile per entrare a titolo definitivo nel giro dei grandi, quelli che dal marzo prossimo inizieranno a sfidarsi sulle piste di mezza Europa.
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