..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 29 gennaio 2011

PRIX D'AMERIQUE 2011

Ci siamo, domani sarà Amérique, la corsa delle corse, il voler esserci almeno una volta nella vita, il palcoscenico più affascinante del trotto mondiale.
I diciotto migliori trottatori del mondo si sfideranno sui 2.700 metri dell’ippodromo di Paris-Vincennes, tempio mondiale del trotto, per cercare di aggiudicarsi il favoloso montepremi che quest’anno ammonta ad un milione di euro.
Per l'Italia ci sarà Lana del Rio, e l'emozione sale in gola.
Sembra ieri, ma il tempo passato e le corse vinte sono state tante. Sembra un sogno, ma quella cavalla che vidi per la prima volta in un piovoso aprile sull'anello di Milano domani sarà in pista a Parigi.
L'orgoglio, personale, è tanto. Quando credevo che questa cavalla fosse pronta per la prima categoria, in molti erano scettici. Quando cominciò a vincere i primi gran premi pensai che dopo tanti anni una femmina avrebbe potuto aggiudicarsi il nastro azzurro, mentre altrettanti sostennero che non ne aveva le qualità. Dopo essere stata incoronata nel Derby, e aver vissuto il cambio di età, sostenni che la sua dimensione era della prima categoria internazionale, nelle corse dell'Europa del Nord, sulla pista nera di Vincennes, ma la programmazione fu diversa.

Dopo uno straordinario quarto posto nel Prix Doynel, è arrivata un'altrettanto straordinaria vittoria nel Prix Tenor de Baune, a confermare che la dimensione di Lana non è certo quella confinata tra le mura amiche.
Domani, e con un po' di fortuna, le posizioni da raccogliere potrebbero essere molte, soprattutto se si riuscirà a correre negli ultimi 700 metri, dopo gara tatticamente accorta e senza sperperare energie lungo il percorso.
Se così non sarà pazienza, rimarrà l'esperienza e la voglia di riprovarci, dopo, magari, aver vissuto un'estate nel giro che conta.

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