Massimo ci racconta di ieri, del suo viaggio fino a Manchester, fin dentro l'Old Trafford, della bella giornata di sole che diventava grigia e piovosa appena si superava Birmingham, e all'altezza di Stoke la situazione era quella tipica del nord: grigio, umido, piovoso. Leggetela, perché dentro c'è tanto sport, c'è tanta vita sociale e il buon gusto di vivere serenamente quello straordinario gioco chiamato football, ma soprattutto c'è tanto Arsenal.
"...Si arrivava da una delusione in Europa e tanta gente era alla prima trasferta dell'anno: anziani, donne, giovani e meno giovani, uomini di tutte le età. Grande giornata vissuta all'insegna del football: il panino preparato da casa, la ricetta della torta fatta assaggiare ai compagni di avventura; per molti istanti mi sembrava di essere tornato agli anni '70, quando anche nella mia città, in Sardegna, la gente intendeva la partita come una giornata di vacanza e di divertimento, arrivando da tutte le parti dell'Isola, con il maialetto freddo, un pezzo di pecorino, della salsiccia fresca, il vino fatto in casa (spesso Cannonau) e poi tanti racconti e risate. La partita poteva finire in qualunque maniera, ma nessuno cancellava questa gita, questi bei momenti di socializzazione, di quando la gente usava la partita per socializzare e respirare aria pura e non per sistemare il proprio sedere nel divano di casa a fare i filosofi, gli esperti, e farsi venire rabbia e frustrazione, il tutto trasmesso esternamente attraverso un computer e non di certo con la bellezza di vedere faccia a faccia le persone.
"...Si arrivava da una delusione in Europa e tanta gente era alla prima trasferta dell'anno: anziani, donne, giovani e meno giovani, uomini di tutte le età. Grande giornata vissuta all'insegna del football: il panino preparato da casa, la ricetta della torta fatta assaggiare ai compagni di avventura; per molti istanti mi sembrava di essere tornato agli anni '70, quando anche nella mia città, in Sardegna, la gente intendeva la partita come una giornata di vacanza e di divertimento, arrivando da tutte le parti dell'Isola, con il maialetto freddo, un pezzo di pecorino, della salsiccia fresca, il vino fatto in casa (spesso Cannonau) e poi tanti racconti e risate. La partita poteva finire in qualunque maniera, ma nessuno cancellava questa gita, questi bei momenti di socializzazione, di quando la gente usava la partita per socializzare e respirare aria pura e non per sistemare il proprio sedere nel divano di casa a fare i filosofi, gli esperti, e farsi venire rabbia e frustrazione, il tutto trasmesso esternamente attraverso un computer e non di certo con la bellezza di vedere faccia a faccia le persone.
Ma ieri a Old Trafford, specie il coro finale "One Arsene Wenger, there is always one Arsene Wenger", era un messaggio a molti di questi, che sicuramente dopo questa sconfitta avrebbero posto domande che farebbero prima a porsi a loro stessi, al loro ruolo da tifosi."
2 commenti:
Grazie per la citazione... ti aspetto per una bella trasferta in BUS... prenditi libero un week-end... :)
C'arriverò a Londra, c'arriverò...
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