Tre gare ufficiali giocate, tre gare senza subire reti, un dato che inevitabilmente ci riporta indietro nel tempo e cancella le ultime stagioni dell'AFC, soprattutto l'ultima, dove dopo le prime tre di Premier League il conto era a dir poco pesante: 10 goal subiti, due sconfitte ed un solo punto in classifica.
Cos'è cambiato? Semplice: sono stati ceduti van Persie e Song. Scherzi a parte. Innegabile che l'arrivo di Bould come secondo di Wenger abbia portato (con tutto il rispetto nei confronti di Pat Rice) una maggiore attenzione alla fase difensiva, una più convinta partecipazione da parte di tutta la squadra ad offrire supporto al compagno in difficoltà, una disposizione tattica che in queste prime tre giornate di campionato ha portato i frutti del tanto lavoro svolto quest'estate.
D'accordo, contro il Sunderland era difficile per chiunque notare il cambiamento, ma già contro lo Stoke City, una formazione che da sempre soffriamo sul piano tattico e fisico, s'è potuto notare un netto cambio di rotta e soprattutto contro il Liverpool, formazione senza una vera e propria punta di ruolo, abbiamo potuto testare la solidità di una fase (non è mai un reparto ad andare in difficoltà) che ha lasciato davvero poche occasioni (salvo i tiri da lontano di Shelvey e l'occasione sul finale di Suarez) ai ragazzi di Brendan Rodgers.
Del trio di centrocampo formato da Arteta, Diaby e Cazorla ne abbiamo già abbondantemente parlato, facendo notare come i primi due e soprattutto il basco offrano alla squadra una diga centrale che aiuta i due "CB" (centre-back) a non soffrire le incursioni degli interni di centrocampo avversari. Ieri ad Anfield, soprattutto dopo l'uscita di Fabio Borini e l'ingresso in campo di Stewart Downing (la mossa di Rodgers per cercare di scardinare la nostra difesa con due ali di ruolo; Raheem Sterling a destra e appunto Downing a sinistra), l'Arsenal ha saputo chiudere anche gli esterni proponendo una linea a cinque in difesa nei momenti di gioco senza palla. Questo ha portato Jenkinson da una parte e Gibbs dall'altra ad dare ulteriore manforte a Mertesacker e Vermaelen con il risultato di portare i Reds a cercare la conclusione solo dalla distanza e annullando di fatto Sterling e Downing sugli esterni, coperti rispettivamente da Chamberlain e Podolski quando si sono proposti in avanti.
Tra quindici gironi contro i Saints prevedo uno schema tattico simile a quello visto contro il Liverpool, mentre i veri test-match inizieranno quando andremo ad affrontare Citizen e Blues, e non mi stupirebbe vedere un Arsenal impostato con il più classico 4-4-2, con Aaron Ramsey titolare per infarcire quella zona di campo dove le mezz'ali di Mancini e Di Matteo (Nasri, Silva, Hazard e Mata) amano posizionarsi per impensierire le difese avversarie.