Lo scrivo da molto tempo, sostenendone apertamente il valore, la qualità, l'indispensabile presenza di un ragazzo che sia in campo che fuori sta offrendo uno degli esempi più genuini di questi ultimi anni. Mikel Arteta ha saputo adattarsi, mettersi in gioco, credere che la carriera, seppur dignitosa e da leader di una delle squadre storiche del calcio inglese, non fosse giunta nella sua fase calante. L'ingaggio da parte dell'Arsenal negli ultimissimi minuti del calcio-mercato di due estati fa gli ha letteralmente cambiato la vita, e per certi versi l'ha cambiata pure all'Arsenal.
Il suo acquisto fu fatto per rimpiazzare le partenze eccellenti di Nasri e Fabregas, e proprio di quest'ultimo avrebbe dovuto prenderne le veci. Il suo arrivo non fece rumore (a parte per quei pochi che ne estimavano già allora l'indiscutibile valore), ma sul campo dimostrò tutte quelle qualità mostrate con la maglietta dei Toffees, applicate in una grande squadra come l'Arsenal.
Entrando per un attimo e con permesso nella testa di Wenger, mi sento di affermare che la partenza di Song, per certi versi anomala, è stato il più grande movimento di mercato fatto dal Manager, che in una solo operazione ha avuto il merito di incassare sterline sonanti e riproporre nella posizione che fu proprio di Fabregas un uomo capace di recuperare una quantità industriale di palloni, di giocarne più di ogni altro giocatore della Premier e di mettere l'intera squadra nella condizione di difendere in modo molto più efficace rispetto a dodici mesi fa.
Mikel ha dovuto cambiare il suo modo di giocare, il suo modo di interpretare il match, ed il risultato è stato a dir poco stupefacente. Lo stesso giocatore attraverso il canale ArsenalPlayer ha dichiarato la sua volontà nel lavorare all'interpretazione del nuovo ruolo, consapevole che questo potrà servire per conseguire delle vittorie.
La sua disposizione davanti ai due centrali difensivi, con l'aiuto di Ramsey (Diaby) e la costante presenza di Cazorla, l'ha fatto diventare l'indiscusso leader del centrocampo dei Gunner ed un futuro binomio in coppia con Wilshere sta già esaltando tutti i sostenitori dell'AFC.
Il suo acquisto fu fatto per rimpiazzare le partenze eccellenti di Nasri e Fabregas, e proprio di quest'ultimo avrebbe dovuto prenderne le veci. Il suo arrivo non fece rumore (a parte per quei pochi che ne estimavano già allora l'indiscutibile valore), ma sul campo dimostrò tutte quelle qualità mostrate con la maglietta dei Toffees, applicate in una grande squadra come l'Arsenal.
Entrando per un attimo e con permesso nella testa di Wenger, mi sento di affermare che la partenza di Song, per certi versi anomala, è stato il più grande movimento di mercato fatto dal Manager, che in una solo operazione ha avuto il merito di incassare sterline sonanti e riproporre nella posizione che fu proprio di Fabregas un uomo capace di recuperare una quantità industriale di palloni, di giocarne più di ogni altro giocatore della Premier e di mettere l'intera squadra nella condizione di difendere in modo molto più efficace rispetto a dodici mesi fa.
Mikel ha dovuto cambiare il suo modo di giocare, il suo modo di interpretare il match, ed il risultato è stato a dir poco stupefacente. Lo stesso giocatore attraverso il canale ArsenalPlayer ha dichiarato la sua volontà nel lavorare all'interpretazione del nuovo ruolo, consapevole che questo potrà servire per conseguire delle vittorie.
La sua disposizione davanti ai due centrali difensivi, con l'aiuto di Ramsey (Diaby) e la costante presenza di Cazorla, l'ha fatto diventare l'indiscusso leader del centrocampo dei Gunner ed un futuro binomio in coppia con Wilshere sta già esaltando tutti i sostenitori dell'AFC.