La premessa è d'obbligo: faccio ancora parte del 30%, giusto per chiarire ogni cosa. Detto questo. A prescindere dallo schieramento, dalle idee, dalle volontà, si può dire qualunque cosa tranne che il "comico" (almeno nella versione che ho visto io) dica fesserie: Parmalat, Telecom, auto blu, Mps, pensioni da 30k al mese, scudi fiscali, senza contare il: "io do una cosa a te e tu dai una cosa a me; se tu mi dai questo io ti do quello". A meno che non si voglia essere struzzi e far finta che tutto questo non sia vero. Dico che le cose sentite in nemmeno un'ora non le avevo sentite dire nei miei 25 anni di "politica", da nessuno. Lui è stato il primo a dire di non essere "onesto", di avere procedimenti aperti (e manco pochi), di non essere la figura migliore che possa rappresentare il popolo, e di questo gli va dato atto. Il programma l'ho letto, e sinceramente l'avrei potuto scrivere anch'io. Di fattibile c'è poco, per una serie infinita di motivi. Lo "slogan" (tutti a casa) fa parte del gioco, però è innegabile che dentro a quelle parole c'è il sentimento di un intero Paese, questo mi sembra palese. Qualcuno potrebbe obbiettare e dire: "Me lo dici come si fa ad equiparare oggi, nel 2013, destra e sinistra?!". Ecco, probabilmente, dove sta la differenza, proprio oggi: l'Italia, o meglio, una fetta di questa, combatte quotidianamente, e purtroppo da anni, un'innegabile deficienza politica, dove agli albori di una qualunque elezione s'è fatto credere di tutto e di più, e oggi in molti non sono più disposti a dare credito, destra e sinistra poco importa, a coloro che hanno creato e convivono con interessi che nulla hanno a che fare con il fabbisogno attuale della stragrande maggioranza del popolo italiano. Poi sulle problematiche strutturali del "Movimento" si potrebbe aprire anche un capitolo, ma non si possono biasimare coloro che hanno deciso di non dare il voto ad una sinistra "conservatrice", che con liberalismo sociale e progressismo nulla hanno a che fare, o ad una destra legata ad alleanze continue per interessi propri. Altri ancora potrebbero affermare: "Il problema della "rete" (mezzo con cui è nato il "Movimento") è proprio illudere che ci sia democrazia, ed invece lo studio, l'esperienza sono ancora basilari". Ma lo studio, l'esperienza, la capacità politica, sono tutte cose belle e giuste quando un Paese affronta un periodo storico diciamo sereno, ma quando si trova con l'acqua alla gola (e non è una metafora) allora "l'Arca di Noé" diventa innegabilmente l'ultima risorsa di vita. E qui nasce la domanda: chi è che ha portato il popolo in mezzo al mare? Vero anche che questa potrebbe essere l'occasione giusta per eleggere finalmente una "vera" maggioranza senza coalizioni, destra o sinistra non importa. Ma. Ma il problema sta nella "coda del gatto": qual'è quella maggioranza che domani non dovrà sottostare a coalizioni? Comunque. Questa domenica me la prendo sabbatica (o black sabbath-ica, che forse è meglio), domani mi farò venire "le voglie", o le doglie.