..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 1 maggio 2013

COMPRENDERE IL DISAGIO

Che il Giornale di Sallusti avesse aperto in prima pagina il day-after dell'attentato a Piazza Colonna con il titolo "Grilletto", era stata una scelta di cattivo gusto, a prescindere dal soggetto di riferimento. Non ne facciamo una questione di sciarpa e bandiera, quelle al momento giusto le riponiamo in armadi e cassetti, ma di informazione, quella che dovrebbe, fino a prova contraria, essere sopra ad ogni parte, giusto per quel piccolo particolare che fa riferimento alla propria funzione: offrire un servizio di qualità, informare correttamente il popolo; poi ognuno nella sua testa si farà giustamente la propria idea. Nella giornata di oggi, lo "scoop" di Liberoquotidiano ci racconta uno spaccato di quanto avvenuto la mattina di domenica, incontrando un'amica dell'attentatore e impaginando la notizia con il titolo: "Lui ha votato Grillo, era convinto che cambiasse tutto".
Cosa probabilmente vera, visto che l'amica ribadisce: "Ne parlavamo sempre di politica. Lui mi diceva ho votato per i grillini, ho votato per loro perché qualcosa possa cambiare. Così non si può più andare avanti.". In molti hanno votato il Movimento 5 Stelle vedendo in questo (a torto o a ragione) una possibilità di cambiamento, una soluzione che, come ribadito nell'articolo, possa permettere di uscire da questo periodo così critico. Ma c'è un punto su ci vogliamo essere abbastanza chiari. In questo spazio siamo contro la violenza, siamo contro ogni qualunque forma di violenza, e di conseguenza non ci interessa per chi avesse votato Preiti, e ancor meno ci dovrebbe interessare. Qui siamo vigili e attenti ad una situazione che ha portato un uomo a compiere un gesto così assurdo, violento, capace di incasinare ulteriormente la vita di una ragazza di ventitre anni, mettendo in gravi condizioni di salute il padre. E sempre qui dobbiamo cercare di comprendere che quanto accaduto ha radici che vanno analizzate, profondamente, e che chi di dovere, non tutti compresi, cerchi di non permettere che queste possano affondare ulteriormente nel tessuto sociale, diventando un pericolo quotidiano.
Ci fa male leggere: "Magari avrà pure visitato il blog di Beppe o avrà ascoltato un suo discorso da qualche palco dello tzunami tour prima di scegliere i grillini sulla scheda elettorale". Fa male perché con quanto accaduto davanti a Palazzo Chigi non c'azzecca niente. Il disagio sociale di Luigi, come i molteplici disagi che vivono milioni di italiani, va risolto, al più presto, e non sarà mai una manifestazione in Piazza o le denunce di mala-sanità, di mala-politica, di mala-amministrazione apparse in un Blog a dare il nulla osta per una qualunque azione di violenza, anzi. 
Girarsi dall'altra parte e continuare a fare questo significa fare mala-informazione. Subirla è cosa da poco,  la vergogna sta nel praticarla.