Li avevamo lasciati sconfitti e con un sacco di problemi, ma è bastata gara-2 per rimettere in linea le cose, per offrire alle rispettive serie quella continuità che meritano.
Indiana ed Oklahoma hanno riscattato l'esordio sottotono con prestazioni che fanno guardare al futuro con maggiore serenità e convinzione.
I Pacers non solo dovevano riprendere in mano una serie partita male, ma avevano l'obbligo di dimostrare sul perimetro il perché per tutta la stagione regolare sono stati la franchigia che più d'ogni altra ha regalato spettacolo e stupore.
Sul banco degli imputati, viste le performance dell'ultimo mese, era finito Roy Hibbert. Grandioso per 3/4 di Regular Season, fantasma all'inizio di questi Play-Offs.
In gara-1 il punto più basso della sua stagione, con 4 falli nel primo tempo ed una conclusione di match che ha visto nel suo personalissimo tabellino il numero 0 alla voce punti e rimbalzi.
Ieri notte la metamorfosi. Nei 33 minuti in cui è stato chiamato in causa, il centro proveniente dal Queens ha messo a referto 28 punti con un 10-13 dal campo, un 8-8 dalla lunetta e 9 rimbalzi.
Il terzo quarto, ancora una volta, è stato decisivo per i ragazzi di Vogel (25-19), e la difesa, vero punto forte della franchigia di Indianapolis, ha tenuto a distanza gli Wizards, senza mai offrire la chance di rientrare in partita. Gli appena 37 punti concessi nella seconda parte di gara testimoniano che se Indiana giocherà a questi livelli la finale di Conference sarà la logica conseguenza. Ora bisognerà vedere a Washington cosa sapranno fare George e compagni.
In prima pagina ancora loro, il duo capace di spaccare le partite e di rendere quasi impossibile ogni tentativo di rivalsa.
Da una parte Kevin Durant in doppia doppia (32 punti, 12 rimbalzi e 9 assist), dall'altra Russel Westbrook con la terza tripla doppia di questi Play-Offs (31 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Con uno score che è andato oltre il 50% del punteggio finale (112-101), i gioielli di Scott Brooks hanno trascinato i Thunders alla vittoria finale, portando i 18203 spettatori paganti dell'Arena californiana in visibilio.
Ora la serie si sposta a Los Angeles, con la quasi certezza che serviranno sei, se non sette partite per decidere chi meriterà di giocarsi la finale di Conference.
Stanotte tornano in campo Miami contro Brooklyn e San Antonio contro Portland.
Non faccio mistero che gli Heat visti in questi Play-Offs supereranno l'esame senza grandi patemi, e prima di trasferirsi a Brooklyn segneranno il punto del 2-0. A San Antonio, invece, non mi stupirebbe vedere i Trail Blazers uscire con una vittoria. Sia perché i ragazzi di Popovic faticheranno a riproporre quanto espresso in gara-2, sia perché Lillard e compagni daranno tutto e qualcosa di più per rimettere in parità la serie, e presentarsi a Rip City con il morale a mille.
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