..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 26 aprile 2019

Condanna e onestà

“Sono emerse dalle nostre indagini tutta una serie di rapporti tra esponenti politici e organizzazioni mafiose che nella requisitoria del Maxiprocesso vennero chiamati “contiguità”, cioè delle situazioni di vicinanza o di comunanza di interessi che però non rendevano automaticamente il politico responsabile del delitto di associazione mafiosa. Perché non basta fare la stessa strada per essere una staffetta, la stessa strada si può fare perché in quel momento si trova – almeno da punto di vista strettamente giuridico – si trova conveniente o fare convergere la propria attenzione sullo stesso interesse. Questo non ci ha consentito dal punto di vista giudiziario di formulare imputazioni sui politici, però stiamo attenti, vi è un accertamento rigoroso di carattere giudiziario che si esterna nella sentenza nel provvedimento del giudice e poi successivamente nella condanna, che non risolve tutta la realtà, la complessa realtà sociale. Vi sono oltre ai giudizi del giudice, esistono anche i giudizi politici, cioè le conseguenza, che da certi fatti accertati, trae o dovrebbe trarre il mondo politico. Esistono anche i giudizi disciplinari, un burocrate, un alto burocrate, che ad esempio, dell’amministrazione ha commesso dei favoritismi, potrebbe non aver commesso automaticamente, perché manca qualche elemento del reato, il reato di interesse privato in atto d’Ufficio, ma potrebbe essere sottoposto a procedimento disciplinare perché non ha agito nell’interesse della buona amministrazione. Ora l’equivoco su cui spesso si gioca è questo, si dice: quel politico era vicino al mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con l’organizzazione mafiosa, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E no! Questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale. Può dire beh ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria, che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però siccome dall’indagine sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, cioè le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, cioè i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi, che non costituivano reato, ma erano o rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo “schermo” della sentenza e detto: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia e non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al proprio interno di tutti coloro che sono raggiunti, ovunque, da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reato” 
26 gennaio 1989, Paolo Borsellino - Istituto professionale “Remondini” di Bassano del Grappa

giovedì 25 aprile 2019

Fantasmi e spettri

"Come movimento antifascista, come rivoluzione democratica, come movimento patriottico, dobbiamo riconoscere che la Resistenza ha vinto. Questa è storia, la nostra storia, piaccia o non piaccia. Chi rifiuta la Resistenza, rifiuta questa storia: si mette fuori dall’Italia vivente, invoca un’Italia di fantasmi o peggio di spettri"
Norberto Bobbio

mercoledì 24 aprile 2019

Radici da estirpare

Come non detto. Tutti quei buoni propositi scaturiti negli ultimi dieci mesi si sono dissolti al primo: adesso stai esagerando. Il fastidio provato dal TAV in poi ha fatto il paio con il definitivo stop alla scalata elettorale, condizioni che hanno partorito una dopo l'altra scelte che hanno fatto dire basta a chi fino ad oggi ha usato il proprio ruolo per l'esclusivo scopo di provarci, lavorando. Difesa, Trasporti, Famiglia financo l'Amministrazione di Roma, tutti nel calderone mediatico di chi è rimasto legato ai "porti chiusi" e alla "pacchia è finita", senza evolvere. Anzi. Rimanendo fortemente appiccicato a quella cultura, politica, di difendere, a prescindere dall'esito penale, una figura che potrebbe far pensare ad altre che certe "trattative" possano ancora esistere, germinare, mettere radici. "La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". Paolo Borsellino.

martedì 16 aprile 2019

Notre Dame


Une prière pour Paris, pour la France. Merci à la Brigade de sapeurs-pompiers de Paris, des héros modernes qui ont fourni courage, compétence et cœur. "Le passé est comme une divinité. Lorsqu'il est présent parmi les hommes, il enregistre tout ce qui existe" Platon

La nostra identità

"Il passato è come una divinità. che quando è presente tra gli uomini salva tutto ciò che esiste" Platone, nelle Leggi