Come non detto. Tutti quei buoni propositi scaturiti negli ultimi dieci mesi si sono dissolti al primo: adesso stai esagerando.
Il fastidio provato dal TAV in poi ha fatto il paio con il definitivo stop alla scalata elettorale, condizioni che hanno partorito una dopo l'altra scelte che hanno fatto dire basta a chi fino ad oggi ha usato il proprio ruolo per l'esclusivo scopo di provarci, lavorando.
Difesa, Trasporti, Famiglia financo l'Amministrazione di Roma, tutti nel calderone mediatico di chi è rimasto legato ai "porti chiusi" e alla "pacchia è finita", senza evolvere. Anzi. Rimanendo fortemente appiccicato a quella cultura, politica, di difendere, a prescindere dall'esito penale, una figura che potrebbe far pensare ad altre che certe "trattative" possano ancora esistere, germinare, mettere radici. "La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". Paolo Borsellino.
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