Nonostante l’approvazione e la promulgazione del dl Sicurezza bis, rimane in vigore l’obbligo di salvataggio dei naufraghi. La limitazione o il divieto di ingresso di navi, previsto dal decreto, può essere disposto ma, come prevede lo stesso "nel rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia". La Convenzione di Montego Bay, richiamata dallo stesso articolo 1 del decreto, prescrive che "ogni Stato deve esigere che il comandante di una nave che batta la sua bandiera, nella misura in cui gli sia possibile adempiere senza mettere a repentaglio la nave, l’equipaggio e i passeggeri, presti soccorso a chiunque sia trovato in mare in condizioni di pericolo".
Le sanzioni amministrative di un milione di euro e della confisca dell’imbarcazione, previste dal decreto legge sicurezza bis, non appaiono ragionevoli, in quanto "non è stato introdotto alcun criterio che distingua quanto alla tipologia delle navi, alla condotta concretamente posta in essere, alle ragioni della presenza di persone accolte a bordo e trasportate" e quindi viene affidato "alla discrezionalità di un atto amministrativo la valutazione di un comportamento che conduce a sanzioni di tale gravità".
La vera perplessità è il comprendere come un partito politico abbia raggiunto il 40% del consenso popolare dopo aver prodotto in 14 mesi di co-governo due decreti legislativi di cui l'uno si vergogna dell'esistenza dell'altro, e viceversa.
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